Li hanno già ribattezzati "angeli col casco", sono enduristi che portano aiuti ai terremotati in modo rapido ed efficiente in sella alla loro moto. Fra Accumoli, Amatrice e i paesi della Valle del Tronto colpiti dal sisma, si muovo agili fra i boschi e superano terreni dissestati e macerie, con lo scopo di raggiungere i luoghi isolati dove le persone hanno bisogno di supporto e medicinali.
L'enduro arriva dove gli altri non possono
L'iniziativa è partita dai motoclub di Ascoli Piceno e Cerveteri, ma la voce si è diffusa rapidamente e anche altri esperti fuoristradisti dalle regioni vicine hanno raggiunto il reatino. Sotto la direzione della Protezione Civile, caricano in sella quello che possono, anche medici, e partono in missione. Sono circa 30 gli enduristi attivi, organizzati a turni di 5 moto, che fanno avanti e indietro per le valli e i boschi, ricevendo la migliore ricompensa possibile: la gratitudine delle persone in difficoltà.
FMI ha deciso di dare ufficialmente il proprio aiuto contattando diversi Motoclub: "Vorremmo contribuire in modo concreto e siamo riusciti a mobilitare tanti motociclisti pronti a partire per le zone colpite" ha dichiarato Paolo Sesti. Mario Menicocci è il coordinatore delle squadre in loco: "Siamo in grado di operare per la ricerca dispersi, protezione incendi e realizzare il servizio di motomedica. In pratica tutto quello che la moto permette di fare in termini di rapidità. Abbiamo maxi enduro e enduro leggere, le prime servono per trasportare i medici dove occorrono, le seconde invece per far arrivare le medicine"
No agli aiuti improvvisati
Da tutta italia arrivano adesioni e solidarietà. Sono in molti che si stanno organizzando in squadre e sono pronti a partire per dare il loro aiuto su due ruote, ma al momento la situazione è gestita in maniera impeccabile e la Protezione Civile esorta a non organizzare carovane di aiuti improvvisati, per evitare di creare confusione. Se volete collaborare, vi invitiamo a contattare la FMI o i club che già sono attivi sul posto e che stanno collaborando strettamente con le autorità che gestiscono le attività di soccorso.