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Ducati Supersport 2017: torna la sportiva stradale, ma è molto diversa

Dimenticatevi la scomoda e radicale sportiva del passato, ora è più simile a una sport-touring

Moto - News: Ducati Supersport 2017: torna la sportiva stradale, ma è molto diversa

Siamo stati al WDW2016 e abbiamo visto la nuova, misteriosa Ducati. Fuori dal grande quadrato bianco campeggiava la scritta "Project 1312: Preview Room", ma è stato lo stesso Claudio Domenicali - in conferenza stampa - ad annunciare che quella sigla di progetto corrisponde alla nuova generazione Supersport. Non vi mostreremo foto, non era permesso scattarne e quelle "rubate" stanno pian piano sparendo dalla rete, ma vogliamo raccontarvela lo stesso.


Supersport: il compromesso fra sportività e doti stradali


Qualche mese fa vi abbiamo riproposto la storia di questo modello, nato nel 1973 e arrivato fino al primo decennio del 2000 con la filosofia vincente della sportiva stradale. Abbiamo scritto: "più di tre decenni di passione vera, perchè l'acquirente tipo di ogni singola SS ha sempre scelto con la pancia e con la consapevolezza di mettersi in garage una moto sanguigna e ricca di personalità". È sempre stata una moto senza troppi compromessi, studiata per il piacere di guida su strada senza altri scopi, quindi scomoda per i viaggi, con un motore scorbutico ai bassi e poco maneggevole in città. 
La nuova sarà l'opposto, una moto di compromesso: estetica di ispirazione Panigale, motore derivato dall'Hypermotard 939 e telaio dell'ultima serie Monster (1200 e 821), un mix che la rende molto diversa da quello che fu la sua antenata e che sicuramente farà storcere il naso a qualche estimatore della serie. Ora somiglia molto più a una sport-touring e sfiderà a viso aperto la VFR800 e la R1200RS.


Gli estimatori della serie apprezzeranno il cambio di rotta?


La nuova SS è figlia dei nostri giorni, di un motociclismo che punta alla versatilità, alla comodità e alle prestazioni su moto capaci di fare un po' tutto. Il motociclista contemporaneo richiede e sfrutta questi compromessi, così dall'originale sportiva radicale avremo una moto che sarà capace di stare sia in città che fuori, che avrà la possibilità di montare borse semirigide e di far sedere il passeggero in una posizione abbastanza comoda, ma anche di smanettare come si deve grazie al motore 936 modificato nei rapporti, con circa 130 CV e con ciclistica Ohlins per la versione S. 
Supersport perchè sarà - obbiettivamente - una vera sportiva stradale, ma adattata ai tempi e alle qualità che una moto di questa tipologia dovrebbe avere. Gli integralisti del modello che fu, probabilmente, non gradiranno molto questo nuovo modo di concepire la sportività fuori dalla pista, ma ci sarà la fila di nuovi clienti pronti a firmare un contratto, che secondo Ducati costerà fra i 13.000 e i 15.000 euro.


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