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SBK: Donington è il regno di Tom Sykes

Dominatore assoluto sul circuito inglese, ma Rea lo controlla da vicino. Davies e la Ducati non brillano

Moto - News: SBK: Donington è il regno di Tom Sykes

Quando non è Johnny è Tom, ma la vittoria ormai è quasi sempre verde. In Kawasaki sognavano una stagione così e nonostante gli sforzi di Ducati per arginare lo strapotere giapponese, è davvero difficile mettere le ruote davanti a Rea e Sykes. Questo weekend, a Donington Park, il protagonista assoluto della Superbike è stato il numero 66, che ha conquistato una doppietta pesantissima.


Sykes e il weekend perfetto


Per Sykes è l'ottava vittoria su questa pista, è uno specialista del tracciato inglese e qui tutti si aspettavano una bella prestazione da parte sua. Certo, se consideriamo anche la superpole e il record della pista, possiamo definire la performance a dir poco eccellente. 
In Gara1 è riuscito a scappare in testa, resistere ai timidi attacchi di Davide Giugliano (finalmente un buon secondo posto per lui) e poi ad accelerare per assicurarsi un margine consistente e la vittoria sicura. In Gara2, sempre dal primo posto, ha resistito agli attacchi del compagno Rea, ma senza troppa fatica ha tagliato il traguardo con 2 secondi di distacco. Un piccolo capolavoro che vale la riconquista del secondo posto in classifica ai danni di Chaz Davies, vero sconfitto della giornata.


Davies si è spento?


Tralasciando il terzo e secondo posto di Rea - piazzamenti conquistati senza troppi rischi e necessari per la classifica - è proprio l'inglese della Ducati che ha subito il colpo più pesante. In Gara1 cade non una, ma ben due volte, mentre nella seconda manche si deve accontentare di un terzo posto. La stella di Chaz si è leggermente offuscata in queste ultime gare e ci dispiace soprattutto per lo spettacolo, che con questo dominio verde sta venendo a mancare sempre di più. Giugliano è stato davvero bravo nella prima gara, con un podio concreto e all'altezza delle prestazioni della sua Ducati, ma poi in Gara2 si è di nuovo perso intorno al settimo posto. Il ruolo da protagonista che tanto sogna è durato davvero poco.
Menzione d'onore per i piloti che ci stanno piacendo sempre di più ad ogni gara: Leon Camier porta la MV Agusta al quarto e quinto posto nelle due frazioni, risultato di un duro lavoro di sviluppo su una moto chiaramente inferiore alle avversarie. Lorenzo Savadori, con una Aprilia privata e un team ridotto all'osso, ha fatto sesto e quarto. Anche per lui solo applausi, sta riuscendo a salvare la faccia del marchio di Noale, che dopo i mondiali vinti quest'anno non doveva nemmeno essere schierato in griglia. Merita sicuramente un supporto ufficiale. A bocce ferme, ecco come si è trasformata la classifica: Jonathan Rea 293 punti, Tom Sykes 237 punti, Chaz Davies, 231, Davide Giugliano 147 punti, Michael Van der Mark 141 punti.


 

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