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pubblicato il 2 maggio 2016
Anno 2005. Perché la prendiamo così alla lontana? Adesso capirete. L’Unrae (Unione Case auto estere) avanzava questa proposta: abolizione della tassa annua di proprietà, sostituendola con un'accisa di 7 centesimi al litro sui carburanti, secondo il principio che l'utente dovrebbe pagare la propria mobilità in base al consumo e non per il veicolo quando è fermo per lunghi periodi, alla stregua di qualsiasi servizio, luce, gas. E arriviamo a oggi.
Il movimento Fare! (il gruppo di Flavio Tosi), con una proposta di legge a prima firma di Roberto Caon depositata alla Camera, mira a un rincaro delle accise di 15 centesimi di litro, con la contemporanea cancellazione della tassa di proprietà per le moto e le auto che versiamo alle Regioni (il bollo). Obiettivo: incassi sicuri per le Regioni (addio al miliardo di euro di bollo evaso ogni anno) e via all’idea del “pay per use”. Tanto usi la moto e tanto paghi. Col carburante.
Il meccanismo che viene proposto eliminerebbe sia le odiose frodi fiscali sul mancato pagamento del bollo, sia quella giungla normativa fatta di esenzioni per i veicoli ultratrentennali, e inoltre metterebbe il bastone tra le ruote ai furbetti delle reimmatricolazioni con targa straniera. Così dice il movimento Fare! Adesso, la palla passa al Parlamento: vedremo se e come la vecchia idea del 2005, rilanciata nel 2016, verrà presa in esame.