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Quanto cambia l'estetica della Kawasaki ZX-10R 2016?

Abbiamo fatto un confronto fra le linee della nuova supersportiva e quelle dell'attuale, scoprendo che non cambiano poi così tanto

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Fresca di presentazione, la nuova Kawasaki ZX-10R 2016 recupera il gap dalle supersportive europee e grazie alla tecnologia sviluppata (con successo) in Superbike può anche lei sbandierare una potenza oltre 200 CV e un'elettronica con piattaforma inerziale. La moto è chiaramente diversa, ben distinguibile rispetto alla precedente, ma in un confronto ravvicinato delle due estetiche vediamo che i particolari in comune sono davvero tanti.


Linee più morbide e codino sparato


Il cupolino di una moto è senza dubbio la prima parte che salta all'occhio e l'elemento fondamentale dello stile di una supersportiva, basta cambiare qualcosa in questo punto per cambiare il carattere del modello e in Kawasaki hanno fatto proprio questo: il cupolino ha quote e proporzioni simili al passato, ma con i nuovi gruppi ottici più tondi e distanziati cambia anche la percezione dell'intera estetica. Sparisce il plexiglass completamente trasparente e arriva la carenatura fino al bordo superiore. Il profilo inferiore del cupolino si ammorbidisce con una curva che annulla l'effetto "spezzato" del precedente. Questi elementi rendono le linee più tradizionali e adatte ai gusti degli europei.
Lo stesso principio viene applicato anche al codino, che non perde aggressività ma che diventa più corto e alto. Ora le linee si sviluppano in altezza e il nuovo faro posteriore senza gli indicatori integrati (ripreso dalla Z1000) è in qualche modo più sobrio e morbido, ma senza dubbio meno originale del precedente.


La colorazione inganna


Al centro, invece, notiamo come il lavoro dei designer giapponesi sulla grafica (molto più movimentata e acattivante) nasconda in modo perfetto le differenze quasi nulle delle due carenature laterali e del serbatoio. Cambia solo qualche piccolo dettaglio ma possiamo dire che nella parte centrale le due moto sono identiche e facilmente confondibili se avessero lo stesso colore. Sembra che in Kawasaki vogliano puntare sulla continuità facendo vivere ancora per diversi anni questa versione della ZX-10R, moto vincente e quindi iconica per un marchio che non ha mai avuto così tanto successo nell'universo Superbike. Speriamo che le nuove modifiche estetiche risollevino le vendite anche in Europa, dove non ha mai realmente sfondat.

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