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BMW R 1200 RS - TEST

La rivincita delle sport-touring! Bella ed appagante, perfetto compromesso tra R ed RT: l'abbiamo provata sull'Abetone

Moto - Test: BMW R 1200 RS - TEST

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C’è chi insegue le mode e c’è chi punta alla sostanza, anche se quello che desidera non è esattamente quello che "piace" e che tutti riconoscono al primo sguardo. Le sport-touring, dopo anni di gloria, da qualche tempo sono passate in secondo piano nelle preferenze di mercato, ma dopo aver provato la nuovissima BMW R1200 RS, qualcosa potrebbe cambiare. L’ultima R equipaggiata col boxer bavarese, già dal Salone di Colonia mi intrigò per il suo design ma ora, dopo averla guidata sull'appennino tosco-emiliane, credo proprio che la sigla Renn Sport sia tornata, e nel modo più coinvolgente possibile.


Bentornata Renn Sport


Volendo fare un balzo all'indietro di circa 40 anni, per parlare di RS bisogna partire dalla celebre R 100 RS introdotta nel 1976 anche se, pensando alle sport-touring bavaresi più recenti, l'antenata che più si avvicina alla nuovissima R 1200 RS è forse la R 1100 S (magari con pacchetto touring), una moto che si è fatta voler bene dagli appassionati della guida briosa e, perchè no, anche dai viaggiatori (sempre briosi) più incalliti. E anche se i numeri di mercato parlano chiaro riguardo ai segmenti che vanno per la maggiore oggi, è proprio con l'arrivo di una moto "giusta" che qualcuno potrebbe dare ascolto alla sua anima più stradale e convertirsi a manubri più stretti e bassi. Sì perchè, è vero che col GS si fa davvero tutto (e bene), ma se la vostra vocazione è solamente l'asfalto e i lunghi viaggi potrebbero rendere proibitiva la scarsa protezione aerodinamica della R 1200 R senza per forza ricorrere alla super tourer RT, allora l'RS potrebbe fare al caso vostro. 


Look: questione di Style


Puoi essere anche brava e simpatica, ma in Italia se non sei bella non farai molta strada (e chiedetelo alla sfortunata R 1200 ST di 10 anni fa). Per fortuna la nuona R 1200 RS lo sa bene eil suo design, in foto come dal vivo, piace.  Le proporzioni della semicarena sono molto equilibrate, con quel frontale che dichiara sportività ma allo stesso tempo si dimostra rassicurante, grazie al parabrezza (regolabile su due livelli senza l'ausilio di attrezzi). La coda è poi corta e alta, mentre al centro troneggia, ovviamente, il motore boxer. Le cosiddette “winglet” - utili a deviare il flusso dell’aria lontano dalla zona lombare del pilota - caratterizzano i due diversi allestimenti. Non colorazioni, ma allestimenti, Style 1 e Style 2. Nel primo caso la R 1200 RS si presenta in colorazione lupinblau metallizzato/lightgrey metallizzato, ovvero bianco e blu vivace, con telaio nero e pinze freno anodizzate nere, la più sportiveggiante delle due. Con la Style 2 (foto in copertina) invece domina il colore granitgrau metallizzato liscio con elementi di contrasto in blackstorm, spoiler motore nel colore della motocicletta, pinze freni anodizzate colore oro e coperchio del serbatoio in acciaio inossidabile. Per entrambe le versioni le borse laterali (optional) e il top case posteriore (optional) sono disponibili unicamente in colorazione granitgrau metallizzato, stessa tinta scelta anche per i bellissimi cerchi in lega a 10 raggi.
Completissima e chiara la strumentazione, la medesima della R 1200 R: sviluppato orizzontalmente, il quadro è sia analogico che digitale, col grande display TFT (dotato di sensore luce automatico) che mostra le informazioni del computer di bordo (di serie), personalizzabili attraverso tre differenti grafiche, selezionabili dal pilota.


Motore e ciclistica: e Sport sia!


Il cuore boxer-pulsante della R 1200 RS è lo stesso dalle cugine GS, R ed RT: anche qui i due cilindri contrapposti erogano 92 kW (125 CV) a 7.750 g/min per una coppia massima di 125 Nm a 6.500 g/min, con qualche accortezza su aspirazione e mappatura motore e il radiatore montato centralmente, mentre l'impianto di scarico è del tipo 2 in 1 montato al lato destro.Se il motore "è quello", sulla ciclistica ci sono alcuni interventi che pongono questa RS esattamente a metà strada tra la naked R e la turistica RT. Rispetto alla R infatti, l’angolo del cannotto rimane di 62,3° ma è l’avancorsa a cambiare: qui misura 114,8 mm, mentre sulla R1200R è di 125. Piccole ma importanti modifiche le troviamo anche nella ripartizione ideale delle masse, qui nel rapporto di 51-49 %, mentre sulla naked il rapporto è 46-54%.
Il passo, infine, è di 1.530 mm. E le sospensioni? Anche qui, addio Telelever che lascia posto a una orma “tradizionale” forcella telescopica del tipo upside-down con steli da 45 mm all’anteriore, mentre al posteriore trova alloggiamento un monobraccio Evo-Paralever con precarico molla, con escursione di 140 mm, come all’anteriore. Come per RT ed R, anche sulla RS, sull'ammortizzatore il sistema adotta un tampone in gomma montato sulla molla: l'elettronica interviene sul precarico gestendo quindi il coefficiente elastico che ne deriva.
Anche se optional, il Dynamic ESA (800 euro) rappresenta un accessorio irrinunciabile per rendere eccelso il comportamento della RS, “simulando” in parte lo smorzamento del Telelever. Il sistema, presente sugli esemplari provati, è riconoscibile in base agli steli anodizzati colore oro e alla molla della forcella verniciata bianca. Invariate le opzioni di utilizzo dell’ESA, sempre dotato delle modalità “Road” e “Dynamic”.
Sempre imponente lìimpianto frenante, dotato di serie di ABS e assistito da due pinze radiali fisse a quattro pistoncini montate anteriormente e abbinate a dischi freno dal diametro di 320 mm. Dietro invece si può contare su di un monodisco dal diametro di 276 mm con pinza flottante a due pistoncini. La misura degli pneumatici infine è di 120/70 ZR 17 all'anteriore, mentre la RS dietro monta un classico 180/55 ZR 17.


TEST: amore... a prima piega!


Sulle strade che circondano il Dynamo Camp, dove BMW collabora per uno scopo più che nobile e lodevole (leggi l'articolo per saperne di più), la R 1200 RS mi ha rapito e poi stregato. Non uso giri di parole per dirvi che, anche se siete utilizzatori o appassionati di altre tipologie di moto, questa RS da oggi si impone come uno dei riferimenti tra le sport-touring sul mercato.
Ma andiamo per gradi. Sarà per la maturità che ciclistica e motore bavaresi hanno raggiunto in questi anni, ma è indubbio che il mix tra doti turistiche e sportive ha qui raggiunto un equilibrio elevatissimo. Partiamo dalla posizione di guida: meravigliosa per poter macinare - velocemente - tanti chilometri, con una triangolazione ideale pedane sella (posta a 820 mm da terra, ma è possibile averla anche a 840 o 760 mm) e un manubrio esattamente li dove ci si aspetta per permettersi anche di osare dove l'asfalto (e il codice della strada) lo permette.
Poi, se siete affetti dalla sindrome del manubrio largo, sappiate che la piastra di base è quella della R 1200 R: quindi se desiderate un manubrio meno angolato e con leve più "facili" il gioco è fatto, e in poche mosse.  Efficace sul veloce e sullo stretto, l'RS si è dimostrato un mezzo "totale" che nonostante i suoi 236 kg sembra molto più leggero per quanto danza fra le curve e i tornanti di montagna.
A rendere tutto più elettrizzante ci pensa il boxer, che ora più che mai sembra fatto apposta per assecondare i desideri del pilota, grazie anche alle mappe motore (comprese Dynamic e User, optional da 330 euro) che offrono quel qualcosa in più a chi si sente più sport che touring, con l'amico controllo di trazione (di serie) sempre pronto a intervenire. In questo caso, ovvero per i più race, risulterà gradito l'optional del cambio elettro assistito PRO (sia in salita che in scalata) che con 400 euro esige di essere maltrattato per offrirvi tempi di cambiata realmente da record.
Se infatti riuscite a mettere da parte quella minima indecisione da maltrattamento, inevitabile alle prime cambiate, scoprirete qualcosa di davvero ludico anche se vi priverà del gusto di sfrizionare, tranne che in partenza: scelta quindi puramente soggettiva. E se invece volessi spezzare una lancia a favore del confort di marcia, parlando della validissima protezione aerodinamica e delle valige laterali (optional) con le quali non sfigura affatto? Ecco, l'ho appena fatto, anche a costo di andare contro a quel detto che dice che se si cerca di fare bene due cose insieme, si rischia di farle male entrambe.
La nuova BMW R 1200 RS infatti mi ha dato l'impressione di essere l'eccezione che conferma la regola, una moto poliedrica e azzeccatissima, sempre che siate così onesti con voi stessi da ammettere che la vostra anima appartiene alla strada e che l'offroad, anche se a malincuore, non lo farete mai... E il prezzo? 14.650 euro il listino di partenza, ma per una moto full optional si superano abbondantemente i 17.000 euro.


In questo TEST abbiamo utilizzato:


Casco Shark
Giacca e pantaloni Alpinestars Andes
Guanti Alpinestars GP Air
Stivali Alpinestars S-MX 6
Paraschiena Dainese

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