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Multe seriali: vergogna Milano

Tutti contro il Comune di Milano: Corte costituzionale, ministeri…

Moto - News: Multe seriali: vergogna Milano

È sempre più scandaloso il comportamento del Comune di Milano verso chi guida una moto o un’auto. Secondo la Corte Costituzionale, il ministero dell’Interno e il ministero dei Trasporti (il cui titolare Lupi ha attaccato duramente Milano venerdì scorso), il Comune deve inviare le multe da autovelox entro 90 giorni dall’infrazione. E invece fa un po’ come crede: c’è chi l’ha ricevuta dopo cinque mesi e più: pazzesco. Così, non ci si può difendere in sede di ricorso, perché non si ricorda come sono sono andate le cose; e la sicurezza stradale cala, perché chi ha commesso un’infrazione ne fa altre prima di ricevere la multa.


Per fare cassa


Pare proprio un vergognoso trucchetto per fare delle imboscate e intascare il denaro dei motociclisti (e di altri utenti): perfino Lupi arriva a farlo evidenziare il guaio. “L’interpretazione estensiva per cui il termine di decorrenza per la notifica del verbale di accertamento di una multa parte non dal momento dell’infrazione ma dal momento dell’accertamento di un operatore non può essere considerata legittima e i comuni si devono adeguare. Come i comuni chiedono il rispetto della legge ai cittadini, noi dobbiamo chiedere ai comuni il rispetto della legge. Della cosa sono state interessati anche i ministeri dell’Interno e della Giustizia. Il ministro ha sottolineato inoltre che le somme derivanti dalle multe “non sono fatte per sanare i bilanci” e che il Viminale, in un parere espresso sul comune di Milano ha chiarito che “se interverranno fattispecie analoghe si adotteranno circolari esplicative”.


Il cavillo del Comune


La polizia locale può tardare a notificare le multe per eccesso di velocità solo se il superamento del termine di rito deriva da fattori esterni e non da prassi organizzative interne. Per questo motivo non è corretto fare partire ordinariamente i novanta giorni previsti dal codice per la notifica dei verbali dal momento in cui gli operatori visionano il fotogramma dell'autovelox. Lo ha messo nero su bianco il Ministero dell'Interno con il parere numero 16.968 inviato alla prefettura di Milano il 7 novembre 2014. In Lombardia la vicenda degli autovelox attivati nel marzo scorso su sette strade altamente trafficate del capoluogo ha sballato completamente le previsioni sanzionatorie portando il numero delle multe accertate in sei mesi ad un totale di oltre 740.000. A questa affermazione ha replicato l'assessore milanese Marco Granelli che ha specificato che il numero imprevedibilmente alto di infrazioni è certamente un fattore esterno. Per questo le multe continueranno ad essere notificate anche se il comune si sta organizzando per ridurre progressivamente i tempi. Davvero, assessore, è imprevedibile? Ma se ogni apparecchio elettronico fa crescere le multe (vedi Area C e semafori), il numero di multe da autovelox non era prevedibile?

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