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Tourist Trophy 2014: secondo incidente mortale, ci lascia anche Karl Harris

Pilota di grande esperienza, non è sopravvissuto all'impatto durante il quarto giro della gara Superstock. È la seconda vittima di questa edizione

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A distanza di meno di 24 ore arriva la notizia di un'altra morte nel Tourist Trophy 2014. Karl Harris aveva 34 anni ed era uno dei piloti inglesi più conosciuti nell'ambiente, anche se negli ultimi anni la sua carriera è stata discendente. Non è riuscito a scampare alla morte durante il 4° giro della gara Superstock di ieri, a causa delle gravi ferite riportate nell'impatto.

UN'ALTRA ANIMA CI LASCIA DALL'ISOLA DI MAN
Karl aveva una lunga carriera alle spalle, già vincitore per ben tre volte del campionato Supersport inglese e attualmente impegnato nel campionato BSB, dove ha conquistato numerosi podi e un quinto posto a fine campionato nella stagione 2006. Qualche apparizione l'ha fatta anche nel Mondiale Supersport e nell'Europeo Superstock. Nelle road races correva dal 2012 e questo era il suo terzo Tourist Trophy. Purtroppo la sua grande esperienza non ha potuto nulla contro la sfortuna.

RIPARTE LA POLEMICA, GARE GIUSTE O SBAGLIATE?
Nel giro di due giorni sono state corse due gare sull'Isola di Man ed entrambe hanno portato via la vita di un pilota. Le polemiche si stanno sollevando per l'ennesima volta sullo spettacolo delle gare stradali e sono in molti a rilasciare dichiarazioni e scrivere articoli sul senso di queste gare. La pericolosità di questo evento è riconosciuta da tutti, anche dai fan più sfegatati, ma la realtà è che la cultura e la tradizione verso questo tipo di gare difficilmente renderanno illegali questi tipi di competizione. Le gare stradali - oltre che una delle maggiori attrattive turistiche per molte zone - scorrono nel sangue delle persone, che fanno di tutto per partecipare in modo attivo alla grande festa di TT, NW200, Ulster GP e tutte le altre. Finchè ci sarà gente disposta a correre con entusiasmo queste gare, difficilmente vedranno una fine.

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