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Roland Sands Design Indian Custom

Il famoso customizer statunitense sta costruendo una special spinta dal motore Thunder Stroke 111 della Indian

Moto - News: Roland Sands Design Indian Custom

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Ci sono mille modi di costruire una moto special: si può partire da un vecchio rottame, o da una moto incidentata, ma anche da un buon usato. La forma più alta della realizzazione di una moto del genere, però, è quella in cui l’obiettivo finale viene fissato solo nella mente del costruttore e non ha la forma di nessuna moto esistente. Probabilmente questa è proprio la maniera di lavorare preferita di Roland Sands, uno dei customizer più estrosi e famosi al mondo, che i nostri lettori conoscono bene, visto che le sue realizzazioni più belle sono già apparse sulle nostre pagine.
In questi giorni Roland si è lanciato in una nuova impresa, la costruzione di una special spinta nientemeno che dal nuovissimo motore Indian Thunder Stroke 111.

NATA DA UN DISEGNO

L’idea di costruire questa special è venuta in mente a Sands quando un suo amico disegnatore noto attraverso il marchio Holographic Hammer (al secolo Sylvain Berneron, designer che lavora nel centro stile BMW Motorrad), ha inviato a Roland un disegno di un dragster costruito attorno al motore Indian. (non dimentichiamo che roland Sands lo scorso anno ha preparato proprio per la BMW il concept Ninety…)
Rimasto affascinato dall’idea, Sands si è messo in caccia tra i suoi clienti più affezionati di qualcuno che si innamorasse del suo progetto. Grazie alla sua incontestabile reputazione, Roland non ci ha messo molto a trovare un patrono al progetto, per poi passare alla fase operativa.

Per realizzare questa moto, però, serviva un motore da destinare al progetto, e considerato che la gamma Indian 2014 è disponibile solo da pochi mesi, l’unica strada percorribile era quella di comprare una moto nuova e cannibalizzarne il propulsore. La scelta è caduta su una Indian Chieftain, una cruiser iper-sontuosa distante anni luce dall’obiettivo finale. La moto che Sands aveva in mente sarebbe dovuta essere un mix tra una board tracker, un dragster e una cafe racer, una moto bassa e lunga, e quindi della moto di partenza non poteva salvarsi altro che il motore.

Come vedete dalle foto, infatti, alla Roland Sands Design hanno completamente spogliato la Chieftain, conservando il solo propulsore e scartando anche il forcellone posteriore. Nel progetto, infatti, la moto avrà un telaio rigido che supporterà la ruota posteriore solo sul lato destro come farebbe un forcellone monobraccio.
Nell’idea di Roland, il risultato finale dovrà pesare meno della metà rispetto alla moto di partenza e, grazie al poderoso motore da 1.811 cc debitamente elaborato, sarà anche un mezzo molto molto veloce in accelerazione. E conoscendo Roland Sands, è il caso di credergli sulla parola.
Torneremo sull’argomento appena la moto sarà ultimata.

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