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MotoGp 2014: Marquez cala il tris in Argentina

Ennesima vittoria dello spagnolo della Honda davanti a Pedrosa. Lorenzo torna sul podio

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Magari non avrà dominato come ci si sarebbe aspettati dopo le qualifiche, ma il dato di fatto è che Marc Marquez ha infilato la terza vittoria di fila a Termas de Rio Hondo (ha eguagliato così il record di Giacomo Agostini di tre vittorie di fila partendo dalla pole) e che lui e la sua Honda sembrano davvero inarrestabili, anche quando magari una gara non comincia come avrebbe sperato. Dopo poche curve dal via, infatti, "El Cabronsito" si trovava addirittura in settima posizione, mentre davanti Jorge Lorenzo provava la fuga con la sua Yamaha. Il campione del mondo in carica però non ha perso la calma ed uno ad uno ha iniziato saltare tutti gli avversari che lo precedevano.

Una volta secondo, in un paio di giri si è riportato nella scia della M1 del maiorchino, ma non ha tentato l'attacco subito, forse anche con quel pizzico di sadismo di chi si risparmia sapendo che quello davanti a lui sta dando tutto quello che ha. A nove giri dal termine il campione del mondo poi ha sferrato il suo attacco alla curva 5, andando a segno al primo tentativo, forse anche perché Jorge Lorenzo aveva già capito che sarebbe andata a finire così.

Passato al comando, nell'arco di un paio di giri Marquez ha messo oltre un secondo tra la sua RC213 e Lorenzo, che quindi si è dovuto arrendere, lasciandolo involare verso la nona vittoria in carriera in MotoGp. Anzi, Jorge ha dovuto iniziare a guardarsi le spalle, perchè dietro di lui stava arrivando di gran carriera Dani Pedrosa: l'altro spagnolo della Honda forse ha perso un po' di tempo nella bagarre per la terza posizione, ma poi ha iniziato a girare su tempi molto interessanti e a tre giri dal termine lo ha riagganciato.

Il sorpasso maturato al penultimo giro è stato bellissimo ed ha consentito a "Camomillo" di limitare i danni, perdendo 5 punti nel confronto con il compagno di squadra, che lo precede di 19 lunghezze. Per Lorenzo invece arriva comunque il primo podio stagionale, ma ora i punti di ritardo su Marquez sono già 53, quindi la sua stagione pare quasi segnata.

Ai piedi del podio c'è Valentino Rossi, che ha chiuso non troppo distante dalla M1 gemella, ma ha pagato a caro prezzo un drittone arrivato nella prima fase della corsa, quando ha provato a resistere ad un tentativo d'attacco piuttosto aggressivo di Stefan Bradl. Un inconveniente che lo ha obbligato a ricominciare la sua rimonta dalla settima posizione e che gli è costata diversi secondi preziosi. In precedenza comunque va detto che aveva fatto un paio di dritti anche lui nella bagarre con Andrea Iannone.

La top five si completa proprio con Stefan Bradl, che con il passare dei giri ha perso ritmo con la sua Honda LCR. Alle sue spalle, un passo alla volta, si avvicina al podio Andrea Iannone, che con il sesto posto conquista il suo miglior risultato in MotoGp, migliorando il settimo di Austin. Nelle prime fasi il ducatista è stato anche secondo, poi terzo per diversi giri, ma se si considera che la sua GP14 non disponeva della gomma più dura, la sua è stata veramente una grande prova.

Settimo ed ottavo posto per le due Yamaha del Team Tech 3, con Bradley Smith che ha avuto la meglio su Pol Espargaro, mentre deve essere andato qualcosa storto per Andrea Dovizioso, che ha chiuso solamente nono con la sua Ducati, beccando quasi 15" dall'altra Desmosedici di Iannone. Subito dietro al forlivese c'è Hiroshi Aoyama, che a sorpresa si è imposto tra le "Open" con la sua Honda RCV1000R, beffando il compagno di squadra Nicky Hayden proprio all'ultima curva e approfittando anche della caduta nelle prime fasi di Aleix Espargaro.

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