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Rafik Kaissi RK Bearing: la moto “cuscinetto”

L’incredibile realizzazione del customizer Texano sarà esposta all’Essen Motor Show 2013

Moto - News: Rafik Kaissi RK Bearing: la moto “cuscinetto”

Profughi del Motor Show di Bologna non disperate… in questo fine settimana apre i battenti l’Essen Motor Show, il tradizionale salone del tuning tedesco che inizia il 30 novembre e sarà aperto fino all’8 dicembre. Tutto il mondo del tuning motociclistico e automobilistico si riunisce alla nota fiera tedesca, che richiama ogni anno espositori da tutto il mondo.
Folta la presenza di customizer dagli Stati Uniti tra cui non mancherà alla kermesse tedesca anche Rafik Kaissi in arrivo da Round Rock a nord di Austin in Texas. Il customizer texano preferisce definire la sua attività più come conceptual engineering che come quella di un banale elaboratore di mezzi esistenti e la sua definizione è più che corretta visto che le sue realizzazioni sono più concettuali che realistiche, anche se Kaissi riesce a renderle reali attraverso delle capacità tecniche davvero non comuni.

BEARING: LA MOTO CUSCINETTO
Ad Essen la RK Concepts porterà la propria ultima creazione, si chiama RK Bearing ed è una moto concepita affinchè facesse pensare a un cuscinetto a sfere. Avete capito bene e se vi state chiedendo perché la sella sia fatta con delle confortevoli lastre di alluminio messe in verticale, vi consigliamo di guardare altrove…
La Bearing è stata costruita realizzando un telaio circolare dal diametro di 26 pollici (come le ruote) che non solo ha le forme di un maxi-cuscinetto a rulli, ma è un cuscinetto funzionante! Cerchiamo di spiegarci meglio: il telaio è fatto con due anelli di acciaio tra i quali sono interposti dei rulli. L’anello interno è vincolato al forcellone e supporta anche il motore, il serbatoio e gli ausiliari, mentre l’anello esterno è vincolato rigidamente all’avantreno e all’ammortizzatore Ohlins installato superiormente. Nella parte sotto alla "sella" c’è una finestratura da dove esce una staffa collegata all’anello interno, che si vincola all’estremo inferiore dell’ammortizzatore realizzando quindi la sospensione (unica) della moto attraverso la rotazione dei due anelli del cuscinetto. Facile no?

Ma Rafik Kaissi non si è fermato qui, perché oltre ad aver realizzato a mano tutte le parti che compongono il telaio, è passato a costruire i mastodontici cerchi ruota da 26 pollici in alluminio ricavato dal pieno che ha vincolato alla parte centrale a disco, a sua volta avvitata su mozzi enormi costituiti da… cuscinetti a sfera industriali di dimensioni esagerate. Per dare una continuità stilistica al progetto, Kaissi ha disegnato le piastre che costituiscono il forcellone usando la stessa forma ricurva di quelle anteriori, poi finemente alleggerite con foratura e rinforzate con una piastra esterna con la stessa forma.
Tutto il resto è un tripudio di viti e bulloni, visto che Kaissi per la Bearing ha preferito questa tecnica costruttiva rispetto alla saldatura, relegata solo alle parti strutturali del telaio.
La RK Bearing si completa con due dischi freno perimetrali serrati da due pinze Brembo a due pistoni (quelle normalmente usate sull’asse posteriore), e da un motore monocilindrico due tempi prelevato da una Honda CR 500.
Impressionati? Noi, sinceramente, sì!

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