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Honda a EICMA 2013

La Casa dell’Ala presenta la bellezza di 13 nuovi modelli! Dal custom alle Superbike. C’è poi il ritorno di un mito, la VFR800F

Moto - News: Honda a EICMA 2013

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Honda si presenta a EICMA 2013 con un numero di modelli impressionante. E’ il costruttore più grande al Mondo, e giustamente, ci tiene a ribadire la cosa! Sono infatti ben tredici (13!) i modelli m.y. 2014 che interessano un rinnovamento della gamma quasi totale: custom, naked, sportive di piccola, media e grossa cilindrata, custom, scooter, granturismo on-off e sport tourer. Abbiamo dimenticato qualcosa? Analizziamo dunque, modello per modello cosa proveremo per voi molto presto e che soprattutto vedremo a breve sulle nostre strade.

CB650F

La nuova quadricilidrica si chiama CB650F e non vuole essere l’erede della Hornet 600, bensì un nuovo modello. Il propulsore, un quattro in linea, ha una cilindrata di 649 cc ed è stato realizzato con lo scopo di fornire particolare enfasi ai regimi medio-bassi. Realizzata da un pool di giovani ingegneri e designer, vede un focus che si concentra più sulla piacevolezza di guida che sulle prestazioni pure. La potenza massima è di 87 CV a 11.000 giri/min e la coppia massima è di 63 Nm erogata a 8.000 giri/min. I collettori di scarico riprendono il disegno già visto sulla splendida CB400 Four del 1974: questi scendono dal motore verso il lato destro del motore per arrivare ad uno schema 4-2-1. L’alimentazione del propulsore è la classica iniezione elettronica Honda PGM-FI. Interessanti i consumi dichiarati da Honda: 21 km/l nel ciclo medio WMTC. Quanto alla ciclistica, il telaio è in acciaio con struttura a diamante e prevede travi discendenti di forma ellittica. Quanto al forcellone è in alluminio pressofuso e presenta un braccio destro ad arco per fare spazio al silenziatore di scarico. Le sospensioni vedono all’anteriore una classica forcella con steli da 41 mm mentre al posteriore abbiamo un monoammortizzatore regolabile su sette posizioni nel precarico molla che collega il telaio direttamente al forcellone. I cerchi sono a sei razze sdoppiate in alluminio pressofuso montano pneumatici nelle misure 120/70-ZR17 e 180/55-ZR17. A frenare i 208 Kg (peso con il pieno di benzina) un impianto frenante dotato di ABS a due canali di serie formato da due dischi a margherita all’anteriore da 320 mm "morsi" da pinze a due pistoncini, ed un disco (sempre a margherita) al posteriore da 240 mm con pinza a singolo pistoncino. Quanto al design, è compatto e aggressivo; molto particolari i convogliatori avvolgenti con profilo "doppio strato". Il cruscotto è completamente digitale e tre sono i colori previsti: Pearl Metalloid White (Tricolour - ispirata alle livree HRC), Matt Gunpowder Black Metallic e Pearl Queen Bee Yellow.

CBR650F

Honda ripropone l’idea della supersportiva "comoda" e adatta alle strade più che alla pista: il suo nome è CBR650F, moto che manda in pensione l’apprezzatissima CBR600F. La base tecnica di ciclistica è telaio è la medesima della CB650F di cui abbiamo appena parlato, ma il peso con il pieno sale a 211 Kg per via delle carene e del cupolino dedicato. Ovviamente cambia la posizione di guida, visto che la sportiva Honda è equipaggiata con dei semimanubri, particolare che sposta la guida più "verso l’anteriore". La nuova CBR650F è disponibile in due tinte: il Pearl Metalloid White (Tricolour - ispirata alle livree HRC) ed un più classico Graphite Black.

CBR300R

Novità per i giovanissimi e neopatentati (si guida con la A2 N.d.R.), la CBR300R è l’erede della più piccola CBR250R lanciata nel 2011. Gli obbiettivi dei tecnici in fase di progettazione erano due: più potenza e coppia e design ispirato alla più grossa CBR1000RR. Il monocilindrico (bialbero a quattro valvole) è così passato a 286 cc intervenendo sulla corsa, azione che ha portato la potenza da 26,4 CV a 31 CV erogata a 8.000 giri/min ed una coppia massima passata da 23,8 Nm a 27 Nm a 7.250 giri/min. Ovviamente è stato installato un contralbero antivibrazioni più pesante. Nuovo anche il terminale di scarico, sicuramente dotato di un design più sportivo. Invariati i rapporti della trasmissione finale. Honda dichiara dei consumi bassisimi: 30,2 km/l nel ciclo medio WMTC. In tema di ciclistica, abbiamo una sella più stretta in modo da consentire anche ai meno dotati in altezza di toccare agevolmente con i piedi a terra. Invariato il telaio, un doppio trave discendente in acciaio che abbraccia il motore con struttura a diamante. Il peso in ordine di marcia e con il pieno di benzina è di 164 Kg. Quanto alle sospensioni, all’anteriore abbiamo una forcella telescopica con steli da 37 mm all’anteriore e un monoammortizzatore posteriore dotato di Pro-Link al posteriore. I cerchi, in lega d’alluminio, montano pneumatici da 110/70-17" davanti e 140/70-17" dietro. Honda introduce poi di serie il sistema frenate ABS che si avvale di un disco anteriore da 296 mm con pinza a due pistoncini e disco posteriore da 220 mm con pistoncino singolo. La sola colorazione disponibile, ispirata alla livrea HRC, è la Ross White Tricolour.

CBR1000RR FIREBLADE

La nuova CBR1000RR Fireblade m.y. 2014 è stata rivista per avere più potenza agli alti regimi e più coppia ai medi. Il propulsore, il quattro cilindri in linea da 999 cc, vanta infatti 2kW in più, circa 3 CV, un risultato ottenuto grazie ad una testata rivista per migliorare l’efficienza della combustione grazie a flussi di aspirazione e scarico ottimizzati. Si parla dunque di 181 CV a 12.250 giri/min (+250 giri/min) ed un picco di coppia che resta di 114 Nm a 10.500 giri/min, ma con un’erogazione più vigorosa tra i 4.000 e i 6.000 giri/min. E’ stato poi rivvisto il set-up del sistema di doppia iniezione elettronica sequenziale PGM-DSFI (Programmed Dual Sequential Fuel Injection system) e la centralina è stata completamente rimappata. Il sistema di scarico vede ora un diametro dei collettori che scende da 38 a 35 mm ed un nuovo tubo di compensazione verticale che bilancia la pressione tra i cilindri due e tre. Confermato il telaio a doppia trave in alluminio pressofuso ed il forcellone in alluminio, la forcella è una Showa BPF (Big Piston Fork) da 43 mm completamente regolabile, mentre la sospensione posteriore vede un ammortizzatore Showa del tipo "Balance Free Rear Cushion" completamente regolabile (si passa dal design a camera singola a una configurazione a doppia camera, con stelo dell'ammortizzatore che scorre in un cilindro interno e con il pistone di smorzamento privo di valvole). Non manca l’ammortizzatore di sterzo elettronico HESD (Honda Electronic Steering Damper) di seconda generazione che monitora la velocità e regola la forza di smorzamento di conseguenza. Confermati i cerchi in alluminio pressofuso a 12 razze che calzano pneumatici da 120/70-ZR17 all’anteriore e 189/50-ZR17 al posteriore. I freni vedono delle pinze anteriori monoblocco radiali in alluminio by Tokico a quattro pistoncini che "mordono" dei dischi flottanti da 320 mm, mentre al posteriore vi è una pinza singola con disco da 220 mm. Il peso è di 200 Kg con il pieno (211 Kg per la versione eC-ABS). A livello di equipaggiamento abbiamo poi una nuova chiave di avviamento ed un nuovo tappo del serbatoio; confermata, invece, la strumentazione multifunzione. Optional, è previsto l’eC-ABS (electronic Combined Anti-lock Brake System, ABS combinato elettronico). La posizione di guida è stata poi ottimizzata modificando la posizione dei semimanubri e delle pedane. Le colorazioni disponibili sono due, la Ross White (Tricolour – con livrea ispirata all’HRC) ed il Graphite Black.

CBR1000RR Fireblade SP

Importante novità in tema di superbike è la CBR1000RR Fireblade SP, dove l’ultima sigla sta per "Sport Production" . La moto ha naturalmente "subito" tutti gli aggiornamenti della versione Standard m.y. 2014 ma abbiamo un codone monoposto con supporto posteriore antiscivolo. Il particolare più importante e che più risalta all’occhio sono le sospensioni: Öhlins pluriregolabili con una forcella NIX30 con steli da 43 mm ed un monoammortizzatore TTX36. L’impianto frenante anteriore è poi dotato di pinze Brembo monoblocco a quattro pistoncini. Per il mercato italiano la CBR1000RR Fireblade SP è disponibile nella sola versione con impianto frenante tradizionale. Il telaio è stato modificato in alcuni dettagli (attacco della sospensione posteriore, canotto in acciaio) e sono presenti delle piastre di sterzo differenti. Il peso in ordine di marcia con il pieno di benzina è di 199 Kg con una distribuzione dei pesi anteriore/posteriore di 52,7%/47,3%. A livello estetico abbiamo la livrea tricolour con cerchi color oro e su questi ultimi sono installati di primo equipaggiamento dei Pirelli Supercorsa SP. In tema di motore, non solo abbiamo quasi 3 CV in più, ma su questa versione bielle e pistoni sono accuratamente selezionati e raggruppati in fabbrica per un bilanciamento interno ottimale che permette al propulsore di esprimere tutto il suo potenziale. Rispetto al modello 2013 le pedane sono arretrate di 10 mm e i semimanubri sono più larghi: 1° verso il basso e 5° in avanti. Dovendo sostenere il solo peso del pilota, il nuovo telaietto reggisella è stato alleggerito ed è privo delle pedane passeggero. Anche la sella è foderata con un materiale più resistente. Rivisto infine anche il plexiglas del cupolino, per una maggiore aerodinamicità alle alte velocità e una superiore protezione dal vento.

CROSSTOURER

La granturismo on-off secondo Honda, la Crosstourer, riceve importanti aggiornamenti per la versione m.y. 2014, mantenendo il propulsore a V4 da 129,2 CV a 7.750 giri/min. Il controllo di trazione, il "Torque Control System" (TCS) si evolve ed offre ora tre livelli di intervento, mentre l’ergonomia vede una sella risagomata. Gli indicatori di direzione sono ora a disattivazione automatica (invece di un semplice temporizzatore, l’impulso di spegnimento viene inviato dalla centralina in base alle situazioni di guida) ed abbiamo poi una nuova chiave di avviamento. Sulla versione dotata di DCT poi, è stato effettuato un aggiornamento del software che secondo il costruttore nipponico rende la guida ancora più intuitiva; in entrambe le modalità D ed S le scalate vengono anticipate. Il tocco finale sono le nuove colorazioni, per le quali il nero opaco prende il posto del grigio (per i foderi forcella, il motore, il puntale, il codone, il portapacchi, il telaio, il monobraccio, i supporti pedane e il parafango anteriore) regalando un tocco ancora più hi-tech. Viene inoltre introdotta la nuova colorazione ‘camouflage’ che rende il Crosstourer ancora più avventuroso già a partire dal look (le altre due tinte sono il Matt Pearl Glare White ed il Pearl Cosmic Black). Tra i nuovi accessori, il bauletto posteriore ridisegnato, la sella ribassata e le manopole riscaldabili su 5 livelli.

CTX700

La nuova custom di Honda si chiama CTX700, dove la sigla è l’acronimo di "Comfort", "Tecnologia" e "eXperience". La posizione di guida pare rilassata ed abbiamo una carenatura protettiva (il parabrezza corto è ispirato alla Gold Wing F6B) per viaggiare nel massimo relax. La CTX700 ha un ampio manubrio, i piedi in posizione avanzata e la sella è bassa, ed è spinta dal conosciuto motore bicilindrico parallelo da 48 CV pensato anche per i motociclisti possessori di patente A2 che lavora in simbiosi con cambio a doppia frizione DCT a sei rapporti. Il telaio è in acciaio a diamante mentre il nuovo telaietto reggisella è stato progettato in funzione di un deciso abbassamento dell’altezza sella, posta a soli 720 mm (70 mm in meno della naked NC700S). Il cannotto di sterzo è più "aperto" rispetto alla naked, con un'inclinazione 27°40’ (erano 27° sulla NC700S), per un’avancorsa di 114 mm che configura un interasse di 1.530 mm. Il peso in ordine di marcia e con il pieno di benzina (12 litri) comprese le valigie laterali di serie della nuova CTX700 è di 244 Kg. La forcella telescopica ha steli da 41 mm e il monoammortizzatore HMAS (Honda Multi-Action System) è dotato di leveraggio progressivo Pro-Link. L’impianto frenante con dischi a margherita prevede un diametro di 320 mm all’anteriore con pinza a due pistoncini e 240 mm al posteriore con pinza a singolo pistoncino; l’ABS a due canali è di serie. La CTX700 sarà disponibile per l’Italia nel solo colore Darkness Black Metallic.

CTX700N

La CTX700N sfrutta la stessa base tecnica per ciclistica e motore della CTX700, ma qui è "privata" della carenatura anteriore e delle borse laterali per offrire un look più aggressivo e minimalista. Ovviamente scende anche il peso, che in ordine di marcia e con il pieno di benzina diventa di 227 Kg. La CTX700N sarà disponibile nel solo colore Matt Gunpowder Metallic.

CTX1300

La CTX1300 è un’altra novità nel segmento cruiser touring. Anche per questa moto Honda ha seguito la filosofia del "Comfort, Tecnologia ed eXperience". Il motore è un V4 longitudinale da 1.261 cc derivato dall'unità montata sulla tourer ST1300 Pan-European, completamente aggiornato con l’obiettivo di enfatizzare l’erogazione di coppia e potenza ai regimi bassi e medi. I rapporti, cinque, sono stati leggerlemente allungati. Il telaio vede una nuova struttura in acciaio a doppia culla aperta, con il motore elemento stressato della ciclistica, mentre il reparto sospensioni vede all’anteriore una forcella rovesciata con steli da 43 mm e al posteriore due ammortizzatori che "lavorano" con un forcellone in alluminio (il peso è di 338 Kg). Il serbatoio della benzina è da 19,5 litri. Non manca un sistema frenante di tipo C-ABS ed il controllo di trazione Honda TCS. Il frontale della moto deriva dalla Gold Wing F6B e a quest’ultima si rifà anche per la posizione di guida con la sella bassa, le pedane avanzate ed il manubrio ampio (ci sono poi delle valigie laterali e le manopole riscaldabili di serie). Honda ha poi pensato di dotarla di un impianto stereo con doppi altoparlanti e tecnologia Bluetooth. La CTX1300 sarà disponibile in due colori: Darkness Black Metallic e Pearl Sunbeam White.

INTEGRA 750

Per il 2014 arriva un importante aggiornamento per il maxi-scooter Honda, si chiama Integra 750, e come potete intuire dal nome, cresce la cilindrata fino a 745 cc (è stato aumentato l’alessagio di 4 mm). Di conseguenza, aumentano potenza (da 48 CV a 55 CV), coppia (da 60 Nm a 68 Nm) e le prestazioni in generale e secondo Honda diminuiscono i consumi (28,9 km/l nel ciclo medio WMTC). L’aggiunta del secondo contralbero di bilanciamento poi, smorza le vibrazioni agli alti regimi ed oltre a questo abbiamo un nuovo impianto di scarico. Design (più spigoloso ed aggressivo) ed ergonomia (riprogettata per offre più spazio per le ginocchia, i pianali poggiapiedi sono più ampi e si poggiano meglio i piedi a terra) sono stati ridefiniti mentre la ciclistica si avvale di un nuovo forcellone in alluminio. Rivista anche la strumentazione che ora funzionalità aggiuntive. I tecnici sono poi intervenuti anche sul software di gestione del cambio a doppia frizione DCT (nelle modalita D ed S le scalate vengono anticipate) mentre i motoristi hanno scelto di adottare una rapportatura del cambio più lunga del 6% nelle marce dalla 1a alla 5a e del 3% in 6a. L’ABS è rigorosamente di serie ed ora le leve freni sono regolabili su sei posizioni. Il peso in ordine di marcia e con il pieno di benzina è di 237 Kg. Il nuovo Integra 750 sarà disponibile in due tonalità di colore standard (Matt Pearl Glare White e Matt Bullet Silver) e nelle due versioni speciali "Integra 750 S" disponibile in tinta Pearl Glare White Tricolour con cerchi color oro e Matt Gunpowder Black Metallic con cerchi color oro.

NC750S DCT

Le modifiche per la nuova NC750S DCT sono le medesime dell’Integra 750, con il motore che cresce di cilindrata fino a 745 cc. Anche qui l’ABS è di serie e la strumentazione ha nuove e migliorate funzionalità. In Italia, sarà disponibile la sola versione con cambio a doppia frizione DCT anche qui dotato di un upgrade del software di gestione che ne migliora la risposta in scalata. Il peso in ordine di marcia con il pieno di benzina della NC750S DCT è di 226 Kg e le colorazioni saranno due: Graphite Black e Mat Pearl Cool White.

NC750X DCT

Anche questo modello cresce di cilindrata e di conseguenza aumentano potenza e coppia, ed allo stesso tempo diminuiscono i consumi e si riducono le vibrazioni grazie al doppio contralbero di bilanciamento. Rivisto il sistema di scarico e come per i due precedenti modelli descritti i rapporti del cambio sono più lunghi. L’ABS è di serie e la strumentazione ha nuove e migliorate funzionalità. Confermato anche qui sulla versione con cambio DCT, un upgrade del software di gestione che ne migliora la risposta in scalata. Costruita come sempre nella fabbrica di Kumamoto in Giappone, la NC750X è disponibile ovviamente anche nella versione con cambio a doppia frizione DCT ed in quattro colorazioni: Sword Silver Metallic, Graphite Black, Mat Pearl Cool White e Candy Arcadian Red.

VFR800F

Ritorna in listino un modello leggendario, la VFR800F, completamente aggiornata sia esteticamente che tecnicamente. Il design è sempre molto elegante ed allo stesso tempo sportivo.
Il motore è sempre il V4 con distribuzione Vtec da 782 cc, ma aggiornato in diversi particolari: la fasatura della distribuzione è stata rivista in termini di alzata, durata e incrocio dell’apertura valvole di aspirazione e scarico, tutto per erogare valori consistenti di coppia e potenza ai regimi bassi e medi. Il picco di potenza è di 106 CV erogato a 10.250 giri/min mentre la coppia massima raggiunge il valore di 75,1 Nm a 8.500 giri/min. I consumi dichiarati sono di 17,8 km/l nel ciclo medio WMTC. Riprogettato lo scarico (- 7 Kg) ed è nuovo anche il radiatore di raffreddamento, non più sdoppiato sui due lati ma singolo e posto frontalmente al motore. Il telaio è sempre un doppio trave in alluminio con struttura a diamante ma abbiamo un nuovo telaietto reggisella in alluminio pressofuso, più leggero di 3 Kg rispetto al modello precedente. Il nuovo monobraccio presenta una capriata di rinforzo ed è associato a sospensioni e freni aggiornati (le pinze freno anteriori sono del tipo ad attacco radiale e a quattro pistoncini) e a nuovi cerchi a 10 razze. I tecnici hanno poi dotato la nuova moto di controllo di trazione TCS ed ABS (sono di serie), così come le manopole riscaldabili, i fari a led e le frecce a disattivazione automatica. Tutta nuova anche la strumentazione (analogica digitale), ora con contagiri analogico centrale e doppio display digitale. Scende dunque il peso totale, di ben 10 Kg rispetto al modello precedente. Tra gli accessori anche il Shift Assist System.

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