Tu sei qui

MotoGP 2013: Honda "di produzione"? Un po' in ritardo

Nakamoto: "Probabilmente dovremo rimandare alla fine della stagione, a Valencia"

Moto - News: MotoGP 2013: Honda

In pieno svolgimento dei test di Sepang, arriva un’interessante puntualizzazione, visto che nella giornata di ieri c'era chi sosteneva che quella portata in pista dal collaudatore Takumi Takahashi potesse essere la nuova MotoGP "di produzione" della Honda, moto che verrà messa in vendita ad un prezzo di appena un milione di euro. Oggi si è fatta chiarezza, e questa "voce" è stata prontamente smentita dal vice-presidente della HRC, Shuhei Nakamoto.

"Sfortunatamente i nostri piani sono un po' in ritardo perchè non è facile riuscire a raggiungere l'obiettivo del milione di euro, soprattutto quando i costi devono includere la manutenzione per l'intera stagione. Per questo stiamo lavorando per modificare il motore ed il telaio" ha dichiarato Nakamoto.

Il boss giapponese ha poi dato qualche dettaglio relativo agli aspetti tecnici della moto: "Dal punto di vista del motore, la differenza è nelle valvole, che non saranno a richiamo pneumatico e nella trasmissione che è standard e non quella seamless. Per il resto, al momento stiamo lavorando con delle sospensioni Ohlins, mentre lo sviluppo dei freni va in parallelo con Brembo e Nissin".

Il debutto in pista dovrebbe essere rimandato quindi ai test post-campionato di Valencia: "Abbiamo iniziato i test al banco con il motore, ma non abbiamo ancora completato il telaio. In ogni caso, quando ho parlato di ritardo, mi riferivo alle nostre tabelle di marcia, ma la moto sarà regolarmente pronta per la prossima stagione, come previsto. La nostra speranza era di portarla in pista per la prima volta nei test di Brno, ad agosto, ma probabilmente dovremo rimandare alla fine della stagione, a Valencia".

Il vice-presidente ha poi terminato le dichiarazioni con le aspettative relative alle vendite di questa nuova moto: "La nostra previsione è di affidarle a cinque piloti. Potremmo anche farne di più, ma cinque ci sembra il numero più ragionevole in questo momento".

Articoli che potrebbero interessarti