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Quartararo-Aprilia, prove di matrimonio: chi farà il primo passo?

Il diavolo della MotoGP dopo il GP del Qatar ha capito che con Yamaha non è l’aria per andare in paradiso e (da tempo) si sta guardando intorno ed il suo sguardo ha incrociato quello di Massimo Rivola. Il gap fra la M1 e le rivali, infatti, rispetto al 2023 è aumentato

Quartararo-Aprilia, prove di matrimonio: chi farà il primo passo?

Il bilancio del Gran Premio del Qatar non può soddisfare Fabio Quartararo che a Lusail ha conquistato un 11° posto nel Gran Premio, a quasi 18 secondi dal vincitore, Bagnaia ed un 12° posto nella Sprint, a ben 13 secondi da Martin.

E certamente non può bastare all’ex iridato che in entrambi i casi sia stato capace di fare meglio del compagno di squadra, Alex Rins, rispettivamente 16° e 17°, con un distacco che non avrà fatto felice il vincitore di Austin 2023 con la Honda.

La realtà è dunque che, ancorché migliorata in velocità massima - anche perché viaggia con meno carico aerodinamico - la Yamaha è ancora lontana da Ducati, KTM e Aprilia. E ben se ne deve essere reso conto Fabio visto che ha corso gran parte della gara nella turbolenza generata dalla RS-GP di Maverick Viñales e solo negli ultimi giri, con una mossa d’orgoglio, è riuscito a rimettere dietro la Honda di Joan Mir.

Insomma, il diavolo della MotoGP ha capito che non è questa l’aria per andare in paradiso. L’ M1 2024 è migliorata un po’, ma la concorrenza ha fatto di meglio. E il delta fra il 2023 ed il 2024, rispetto alle moto migliori è addirittura aumentato, visto che a fine dell’anno passato, nella Sprint, il pilota francese centrò un 8° posto a poco di 6” dal vincitore, mentre nel Gran Premio fu 7° a 7.8 secondi.

E’ vero, non è quasi mai una buona idea comparare i risultati, anche se sulla stessa pista, in momenti diversi. Tante sono le variabili, ma qualche dato lo si può estrapolare sicuramente e la corsa di Fabio, che è costretto a partire dalle retrovie, sembra diventata ancora più faticosa ora che il regolamento impone - una bestialità, veramente - che la pole valga per entrambe le gare. Il che significa una doppia penalizzazione per le case che non riescono ad esprimersi al meglio nel giro secco.

Tutto ciò Fabio Quartararo lo sa bene e per questo motivo ha già iniziato a guardarsi attorno. Con discrezione e senza mancare di mandare dei segnali interni. Sa bene infatti che al momento per lui non ci sono molte vie di uscita. Anzi ce n’è una sola: Aprilia.

Ducati infatti è già in overbooking e, probabilmente, a fine anno potrebbe dover rinunciare ad un team. KTM è leggermente messa meglio: ha due posti traballanti, ma con un Binder ed Acosta così forti, significherebbe dover accettare il team satellite GasGas.

Certo, c’è la Honda, con Joan Mir in scadenza anche lui, ma significherebbe passare dalla padella nella brace.

A guardar bene, forse, visto che qualcuno dei ducatisti cambierà sicuramente bandiera potrebbe liberarsi un posticino o forse due, ma fuori dai box che contano.

Dunque rimane la prima ipotesi, la più probabile, anche perché la Yamaha lo vorrà mantenere, ma a tutti i costi? O piuttosto prevarrà l’interesse a dotarsi del secondo team, forse addirittura più importante per migliorare le prestazioni.

E’ il girone dantesco delle case in difficoltà: i piloti migliori vanno in fuga, ma per fare passi avanti serve migliorare la moto, altrimenti i più veloci non accetteranno. Chiedere a Ducati. E’ una storia che conoscono bene.

Sul mercato, al momento, però ci sono due posti appetibili. Anzi superappetibili, quelli di Aprilia. Aleix Espargaro per la casa di Noale è ‘il Capitano’, ma alla fine del 2024 la scelta giusta per Massimo Rivola, qualora Aleix non voglia chiudere la carriera, è un contratto annuale. Maverick Viñales, invece, dovrà dimostrare di andare forte anche in gara, e non solo in prova. E poi c’è il fatto - tutto da confermare - che la casa veneta vuole dotare il team americano Trackhouse di moto ufficiali e aggiornate, sulla falsariga di Pramac-Ducati.

Ora Fabio Quartararo e Massimo Rivola hanno già iniziato a parlare. Non è un segreto. E poiché si stanno tutti muovendo molto velocemente, come ha dimostrato Ducati con Bagnaia, ma anche con la prelazione su Aldeguer le cui basi sono state messe nel Qatar 2023, una decisione per il forte pilota francese arriverà presto.

Del resto è vero che si può aspettare, che il mondiale è lungo, ma è lunga anche la lista dei pretendenti a quella RS-GP. Facciamo solo un nome: Enea Bastianini. Al Gran Premio di Francia mancano appena due mesi. Il 12 maggio, a Le Mans, potrebbe essere la data giusta per scoprire le carte.

I prossimi, saranno Gran Premi (e Sprint) di fuoco.

 

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