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MotoGP, Bagnaia: "Troppi device e bottoni? Chi si lamenta è perche non è competitivo”

"Le nuove regole? Io vorrei MotoGP più veloci. Anche se già sono molto rapide, si può sempre migliorare. Questo è il nostro lavoro. Acosta super? Non mi stupisce. Da lui sto imparando a fare le curve" 

MotoGP: Bagnaia:

L'avvio di stagione di Pecco Bagnaia è stato a fasi alterne. Il campione in carica ha infatti mescolato belle prestazioni, ad altre meno brillanti e non sono mancati neppure i ritiri in Portogallo, alla domenica, e a Jerez nella Sprint Race. D'altro canto però ci sono state anche due vittorie, in Qatar e nel recente appuntamento iberico. tutto ciò ha portato il chivassese ad occupare la seconda posizione nella classifica generale piloti alle spalle di Jorge Martin.

Ricordando le imprese di Giacomo Agostini, ultimo italiano a vincere su moto italiana con la MV Agusta parlando al sito tedesco SpeedWeek, si è poi soffermato sui propri esordi e sul proprio ruolo attuale: "Da bambino sognavo di diventare campione, ma non sapevo davvero cosa volesse dire. Personalmente cerco di matenere un approccio tranquillo, senza liti con nessuno e di capire le situazioni per quelle che sono. Come mi vedete nel paddock, così sono nella vita privata. Molte persone si comportano diversamente, ma questo non è ciò che voglio".

Il primo scampolo di Mondiale ha visto l'esplosione del rookie Acosta, balzato dalla Moto 2 alla MotoGP senza grossi shock. "Non credo che gli esordienti non siano in grado di stare davanti. Anzi, per quanto mi riguarda cerco sempre di imparare da loro perché portano qualcosa di nuovo. Adesso sto studiando come si muove Pedro e vedo che affronta le curve con uno stile differente rispetto a noi. Sta facendo un ottimo lavoro. Non subisce la pressione e non ha paura. Non avendo nulla da perdere si può semplicemente divertire e gli sta riuscendo tutto molto bene. Dalla sua ha anche una KTM che si sta rivelando competitiva anche su piste dove prima non lo era", la sua considerazione.

In questi giorni sono state definite le regole per il 2027 e il 27enne sembra avere un desiderio in questo senso. "Vorrei che le moto fossero più veloci. Anche se lo sono già, non lo sono mai abbastanza. Vorrei poter godere di un mezzo per poter arrivare davanti, come sta succedendo ora. E' questa la mia principale motivazione. Attualmente ci sono troppe operazioni da compiere quando si è in sella? In tanti si lamentano, ma ritengo si debba semplicemente abituarsi. Fa parte del nostro lavoro. Forse chi non è contento è perché ha tra le mani una motocicletta non al livello della Ducati e vorrebbe la rimozione di alcuni dispositivi per annullare lo svantaggio. A mio avviso comunque siamo tutti più o meno sullo stesso livello", ha concluso. 

 

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