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MotoGP, Vinales: "Il futuro? Non mi preoccupa. Il risultati mi rendono forte"

"Weekend come quello del Portogallo o del Texas sono d'aiuto. Sto valutando diverse opzioni e progetti interessanti, anche se il focus è sull'oggi. L'obiettivo 2024? Chiudere tutte le gare in Top 5"

MotoGP: Vinales:

In una MotoGP in continuo rinnovamento, in cui le nuove leve riescono a farsi largo senza troppi timori reverenziali, per i veterani  il gioco si sta facendo veramente duro. C’è però chi come Maverick Vinales,  dall’”alto” dei suoi 29 anni può essere considerato già un veterano e un momento complesso lo ha vissuto quando era più giovane, precisamente nel 2021 quando venne mandato via dalla Yamaha in corso di stagione, riuscendo ad approdare all’Aprilia che ancora oggi lo schiera e lo sta vedendo vivere una fase di grande spolvero e forma. 

Quando è successo è stato difficile trovare le motivazioni per proseguire a correre avendo vinto molte gare e avendo già guadagnato abbastanza – ha confidato a TNT Sports in occasione del recente GP di Jerez de la Frontera – L’unica ragione che mi tiene qua è la fame di successo e la motivazione che impegnandomi e sfruttando il mio talento possa  essere capace tirare fuori il massimo da ogni moto. Mi aspettavo di riuscirci prima quando si erano presentate le occasioni, ma alla fine ce la sto facendo solo adesso”, ha quindi parlato del suo stato di grazia. 

Interrogato sul quando si sia verificata la svolta, l’iberico non ha avuto dubbi: “A partire dal GO del Qatar dello scorso novembre.  A Valencia ebbi la conferma segnando la pole e il giro veloce, ma nei test in Malesia con la nuova con la nuova moto mi ero sentito perso. Non ci credevo. Poi a Lusail avrei potuto lottare per la vittoria, ma non mi sentivo a mio agio in sella. A Portimao poi, mi imposi di guidare anche se non stavo bene. In generale l’esperienza aiuta, in particolare i miei inizi in Suzuki quando avendo zero esperienza aiutai il team nello sviluppo. So di cosa ha bisogno una moto e di avere una certa sensibilità nel giudizio su cosa va bene e cosa no, il che mi rende utile per la Casa”.

Chiari anche gli obiettivi per il prosieguo di stagione. “La chiave è essere veloci. Siamo tuttavia consapevoli che in alcuni circuiti gli altri saranno messi meglio, ma noi cercheremo di finire sempre tra i primi cinque. Quella deve essere la mentalità”, ha rimarcato senza tralasciare la volontà di arrivare davanti a tutti.

Guardando ancora più là, ovvero al futuro, il catalano ha dichiarato sicuro di sé e ottimista: “Ci sono delle opzioni sul tavolo. Progetti interessanti, ma per adesso la mia mente è al presente. Ogni volta che riesco a mettere in scena fine settimana come quello di Austin o Portimao la mia posizione nelle trattative si rafforza, dunque non sono preoccupato. Penso solo a rendere bene in pista”.

 

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