Scattato dalla piazzola otto e giunto quinto (poi quarto per la penalizzazione a Quartararo) nella Sprint Race Franco Morbidelli ha archiviato il sabato di Jerez de La Frontera con il sorriso nonostante non tutto sia filato liscio.
"In partenza sono stato molto cauto e ho subito tre sorpassi belli aggressivi alla 2, alla 5 e alla 6, per cui ho perso un sacco di posizioni al primo giro. Domani cercherò di essere un po' più reattivo, soprattutto al via per evitare situazioni analoghe", ha riconosciuto a caldo.
Tra i pochi a non farsi ingannare dalle chiazze di umido, il pilota romano ha commentato: "Sono stato bravo a non sbagliare, o forse la chiave è stata trovarmi molto indietro. Vedere gli altri scivolare mi ha portato a prestare attenzione ai punti più insidiosi della pista, che oggi erano tanti. Sono finiti in terra anche molti piloti nel retrogruppo? Effettivamente. Anche per questo è un risultato che accolgo con molto piacere. La cosa positiva è lo spunto che riusciamo ad avere, nonostante la scarsa esperienza con la moto e la scarsa fiducia in sella. Quindi prendiamo il buono che è arrivato".
Dopo aver confermato di utilizzare l'assetto di Bagnaia il 29enne è tornato a parlare delle anomale condizioni del tracciato: "Le tracce di bagnato non si vedevano, alcune sono venute fuori dopo, ad esempio quelle alla curva 9 e 5. Credo sia un difetto dell'Angel Nieto. Partendo mezz'ora dopo sarebbe cambiato qualcosa? No, perché forse a causa di falde aumentano".
Complessivamente l'italiano è in fase di miglioramento. Ha finalmente trovato il modo di interpretare la Ducati?
"No, ancora non posso dire di avere la moto in mano, però la velocità che ho ciò nonostante, è incoraggiante. Domani? Cercheremo di avere uno start più efficiace e confermare il passo di venerdì, incrementando la confidenza con il mezzo", ha concluso il pilota Pramac.