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MotoGP, VIDEO - Borsoi: "Perdere Jorge Martin è l'obiettivo del team Pramac"

"Fa parte del progetto che abbiamo con Ducati: portare i piloti nella squadra ufficiale. Morbidelli mi sta sorprendendo, dai risultati non si vede ma sta arrivando"

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di Tiziano Niero

Il team Pramac è sulla bocca di tutti in questi giorni: con Martin è in testa al campionato e ieri, ad Austin, ha stupito tutti con un tempo incredibile. A tirare le fila della squadra c’è Gino Borsoi che non può essere che soddisfatto per come è iniziato questo 2024. “Siamo partiti molto bene, è un gran vantaggio e ci rende più tranquilli perché sembra che non abbiamo problemi, però oggi potrebbero cambiare molte cose” mette le mani avanti il team manager nell’intervista che potete vedere qui sopra.

Le buone notizie stanno arrivando anche da Morbidelli.
Franco è un gran talento, si sta adattando rapidamente alla moto e sono sorpreso. Il risultato delle prime gare non riflette esattamente quello che sto dicendo, ma io posso vedere la telemetria e so che c’è, sta arrivando.

La notizia di questi giorni è l’arrivo di Liberty Media, cosa ti aspetti?
Ci vorrà un anno di setup per loro per  iniziare a lavorare a pieno regime, non mi aspetto cambiamenti adesso, ma è sicuramente una bella notizia per tutti noi e faccio complimenti a Dorna per il gran lavoro. Questo significa che, insieme ai team, hanno portato il campionato a un livello tale che un’azienda importante come Liberty Media ha deciso di fare parte di questo mondo”.

Mamola dice nella MotoGP i piloti dovrebbero essere maggiormente personaggi, Martin è già sulla buona strada in questo senso?
Io devo pensare a preparare le gare, non è mia competenza gestire il motomondiale. Ognuno fa il suo lavoro. Jorge è un peperino, ma in generale forse serve la voglia di essere protagonisti anche fuori dalla pista, ovviamente rimanendo sempre nei limiti, come per altro Martin fa. Mi sembra giusto dare al pubblico delle storie anche fuori dalla pista”.

Quando sei davanti è più facile essere personaggio…
Jorge dimostrato di essere il migliore nei test e in queste prime gare. Ovviamente siamo solo all’inizio della stagione e molte cose possono cambiare, direi che il feeling con la squadra e la moto c’è, dobbiamo solo a questo livello e non sarà facile”.

Ti ha sorpreso il suo tempo di ieri?
Onestamente sì, soprattutto della facilità con cui ha abbassato il record della pista. Dobbiamo però restare comunque con gli occhi aperti, Vinales è lì e ha un gran passo, gli altri ducatisti si avvicineranno, grazie anche ai nostri dati”.

Oggi pensi sarà possibile migliorare?
Ieri c’è un po’ di vento ed è stato comunque facile per Jorge fare quel tempo incredibile, quindi mi aspetto che con temperature un po’ più basse si potrebbe fare qualcosa meglio. Il nostro obiettivo non è quello, ma di avere una moto equilibrata per la gara di domenica. Abbiamo imparato lo scorso anno che vincere la Sprint è importante, ma quello che conta è la gara lunga. Abbiamo un po’ cambiato la nostra mentalità.

Sembra essere più importante in MotoGP partire davanti, soprattutto qui ad Austin.
Le prime curve sono impegnative su tutti i circuiti. In MotoGP è importante stare davanti, anche per il fatto delle pressioni e la difficoltà dei sorpassi, avere strada libere rende la vita un po’ più facile, anche se non è scontato poi rimanere in testa”.

Austin era un circuito Honda, adesso non sembra più essere così.
Lo era quando vinceva Marquez, come altri erano Yamaha quando vinceva Lorenzo. Vedremo di chi sarà Austin questo pomeriggio e domenica (ride). Vedendo i dati e i tempi di ieri, sembra che Ducati vada veramente bene anche qui”.

Pernat ha detto che Pramac potrebbe non essere più in Ducati dal prossimo anno.
Siamo molto legati a Ducati, facciamo parte della famiglia, abbiamo le moto ufficiali e siamo parte integrante del progetto per fare crescere i piloti. Abbiamo dietro una storia e c'è una relazione speciale tra Campinoti e i vertici di Borgo Panigale, non vedo il motivo per cui dovremmo cambiare”.

Invece è ormai certo che perderai Martin.
È esattamente questo il nostro progetto. Mi dispiacerà non lavorare più con lui, anche perché siamo amici, ma è quello che deve fare Pramac: formare i piloti perché passino nel team ufficiale. È il nostro lavoro ed è giusto per Jorge, il suo percorso naturale”. 

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