Tu sei qui

MotoGP, Marc Marquez: "E' un podio che mi dà fiducia, ma è presto per essere euforici"

"E' un piacere essere tornato a lottare coi piloti più veloci, Pecco e Martin. Loro hanno la moto in mano, noi dobbiamo lavorare. Aspetto i test di Jerez, ho delle cose in mente. In qualifica ho commesso un grave errore con l'abbassatore. Ora guido meglio da solo che dietro ad un altro, l'opposto che in Honda"

MotoGP: Marc Marquez:

Marc Marquez ha sempre più in mano la sua GP23, e lo sta dimostrando in questo weekend di Portimao mantenendo i ritmi alti e sbilanciandosi anche in qualche errore nel provare ad avvicinarsi ai limiti di questa Ducati. La caduta durante le qualifiche, dovuta all'abbassatore ingaggiato prematuramente, è costata cara allo spagnolo relegato ad una partenza dalla terza fila in ottava posizione.

Nella Sprint però, il campione spagnolo ha messo a segno una veloce rimonta con una serie di sorpassi che lo hanno portato ad annusare per un momento i fumi di scarico della GP24 di Bagnaia, ormai in fuga. Poi un altro errore, tradito alla medesima curva, che lo fa tornare indietro di alcune posizioni, lottando poi stretto tra l'Aprilia di Vinales e la GP24 di Martin. Un secondo gradino del podio quindi, ed una prestazione che ha messo il sorriso sul volto dello spagnolo e dei tifosi, ma Marc Marquez non si lascia andare a facili entusiasmi ed analizza i suoi punti di forza come anche le sue debolezze, forte di una fiducia sempre maggiore sulla sua nuova GP23.

"Sono molto soddisfatto della gara - commenta Marc Marquez - questo secondo posto è un ulteriore passo in avanti di un processo più grande.  A me però piace sempre analizzare la prospettiva più ampia, sono molto esigente con me stesso, in qualifica abbiamo commesso un grosso errore, con quella caduta che mi è costata un piazzamento migliore e sono dovuto partire dalla terza fila. Partire così indietro ti penalizza molto, ma oggi sono riuscito ad essere veloce ed ho potuto lottare coi piloti più veloci. L'aspetto più positivo e che mi tranquillizza molto rispetto al Qatar è stata proprio la velocità che siamo riusciti a tenere in pista e questo mi aiuta nei sorpassi e a mantenere un passo elevato".

Hai compiuto una grande rimonta, significa che la fiducia sulla Ducati sta aumentando?
"Si la fiducia è aumentata, ma non dobbiamo dimenticare la caduta di ieri e quella di oggi, che sono dovute ad una mancanza di conoscenza dei limiti della moto. Cercherò di capire alcune cose dalla prossima gara domani, da quella di Austin e da quella di Jerez, e poi i test, ho diverse cose in sospeso per la testa. Quindi anche se è chiaro che questo risultato mi da molta fiducia non dobbiamo farci prendere troppo dall'euforia perchè abbiamo ancora molto lavoro da fare. Per ora voglio tenere un profilo basso, anche se è un piacere esser tornare a lottare tra i piloti veloci, in particolare Pecco e Martin che sono quelli con la forma migliore".

Se fossi partito dalla seconda fila il risultato sarebbe stato diverso?
"E' difficile da dire, perchè ho fatto un ottimo secondo giro e ad un punto della gara ero dietro a Pecco che in quel momento era in testa, poi ho commesso un errore alla curva cinque. Alla fine Vinales ha fatto una splendida gara con un tempo incredibile. Domani partire da quella terza fila forse sarà meglio dopo il risultato di oggi, ma dobbiamo rimanere concentrati e capire quanto possiamo ottenere nella prossima gara".

Hai parlato dell'errore in qualifica, sembra sia legato all'abbassare attivato troppo presto.
"Normalmente attivi l'abbassatore quando chiudi il gas, ed è stato un grosso errore da parte mia perchè invece l'ho inserito quando stavo ancora dando gas in percorrenza. E' stato un mio errore dovuto ad un automatismo che ancora non ho. Ma è un qualcosa che può capitare su qualsiasi moto, è così che funziona. Però è difficile da spiegare perchè io l'abbia fatto, alle domande dei meccanici ho risposto semplicemente "l'ho fatto" - prosegue scherzandoci sopra - ed era troppo presto. Dalle immagini è chiaro cosa è successo, ma lì per lì non mi sono accorto subito dell'errore. E' sicuramente un errore da cui imparare per il futuro".

Tra le Ducati oggi sei stato il più veloce, ma nelle curve a sinistra hai detto di essere il migliore. Come ti pone questo rispetto ai tuoi rivali in Ducati?
"Sfortunatamente la maggior parte dei circuiti girano a destra - scherza lo spagnolo - ma è un qualcosa che avevo anche in Honda, le curve a sinistra sono sempre state uno dei miei punti di forza ed anche sulla Ducati già a Valencia le affrontavo bene. Allo stesso modo però le lunghe curve a destra in percorrenza sono un mio punto debole. Devo lavorare sopratutto su quello, ho qualcosa in mente a riguardo ai test di Jerez ma per ora dobbiamo aspettare e continuare a imparare quanto possibile su questa Ducati".

In curva cinque sembri avere dei problemi, è un qualcosa legato alla moto?
"Non so ancora darmi una risposta, e altro non posso dire o gli uomini in rosso verrebbero a prendersi la mia testa - scherza ancora - è un qualcosa che può costare la gara ma può essere anche un vantaggio, come nel sorpasso su Martin, ma è un movimento della moto pericoloso".

Che lezione hai appreso oggi dal duello con Martin, quanto sei migliorato rispetto al Qatar su questa Ducati?
"La cosa positiva è che ora guido meglio quando sono da solo che quando inseguo qualcuno, che è l'opposto di ciò che accadeva lo scorso anno in Honda. Dietro Martin ho capito qualcosa sul come affrontare l'ultima curva, domani con la media al posteriore vediamo se riuscirò ad essere più costante in quel punto. Martin è molto forte nelle frenate, ma nelle ultime fasi di gara ha avuto qualche difficoltà legata al consumo della gomma".

Duellando contro Martin, la GP23 è così diversa dalla GP24?
"Ho una moto davvero competitiva, non ho avvertito grosse differenze oggi, sono molto soddisfatto".

Che aspettative hai per la gara di domani?
"Molto dipenderà dalla partenza e dai primi tre giri, è difficile fare previsioni adesso. Partire dalla terza fila non è il massimo, ma sarà una gara lunga, ma con una buona partenza  la vittoria o un podio sono sempre una possibilità. Ma non sarà facile, parliamo di un Pecco, un Martin ed un Vinales che sono veloci e costanti, e per quanto si possa essere veloci e costanti, partire indietro rispetto a loro ti costringe a dover recuperare in gara, stiamo tutti andando veramente al limite e stiamo parlando di piloti che hanno la moto in mano, e per rischiare di più si possono commettere degli errori".

Articoli che potrebbero interessarti