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SBK, Canepa: "la partecipazione alla 200 miglia di Daytona nata da una scommessa"

Parla Nicolò alla vigilia della 200 miglia: “Questa sfida è nata come una promessa. Sarà una corsa contro il tempo in cui avremo tutto da scoprire contro l'esperienza dei piloti americani. Più che la velocità conterà la strategia”

SBK: Canepa:

La stagione di Nicolò Canepa è pronta a scattare. Nel weekend il pilota ligure sarà infatti impegnato col team YART alla 200 Miglia di Daytona. A condividere questa esperienza assieme a lui vedremo Karel Hanika e Marvin Fritz, di scena con la Yamaha R6.

Come ben sappiamo, la gara è infatti riservata alla SuperSport, di conseguenza il tridente d’assalto lo vedremo in pista con la SuperSport.  Di questa sfida che attende Canepa e compagni abbiamo parlato con il pilota ligure, che ci ha svelato le sue ambizioni.  

“Tra i tanti impegni di questa stagione ci sarà anche Daytona – ci ha detto – la scelta di partecipare è nata lo scorso anno e c’è un bel retroscena a riguardo. In pratica Mandy Kainz, team manager YART, ci ha detto: “Se vincete il Mondiale Endurance vi porto a Daytona”. Alla fine noi abbiamo vinto il Mondiale e lui ha dovuto mantenere la promessa (sorride)”.

Nicolò, cosa dobbiamo aspettarci da questa 200 Miglia?
“Sarà un weekend emozionante, innanzitutto perché la pista è incredibile. Ci sono tanti curvoni con poco grip e molto banking. Gli americani ovviamente conoscono bene tutti i segreti della pista e di conseguenza saranno pronti, inoltre troveremo tutti gli specialisti della 600”.

È lecito pensare alla vittoria?
“Penso sia difficile fare un pronostico fino a quando non sarai lì, considerando che sarà una corsa contro il tempo. Abbiamo infatti 20 minuti di libere da disputare e poi siamo subito qualifica. Non ho molta esperienza in questo contesto, anche se abbiamo provato ad Almeria. Di sicuro farò il massimo, dato che è la  prima gara dell’anno e Yamaha ci crede”.

Quale sarà la chiave del weekend?
“La strategia sarà fondamentale, dato che le scie contano tanto. Penso che fino al primo pit stop saremo tutti attaccati. Come ho detto gli americani conoscono ben il tracciato, però noi di YART siamo una squadra Endurance con grande esperienza nei rifornimenti e cambio gomme. Diciamo che ci sono degli svantaggi e dei vantaggi”.

Nicolò, da una parte c’è questa grande sfida di Daytona, dall’altro un conto in sospeso con Suzuka. Cosa scegliamo?
“Cerchiamo di prendere due piccioni con una fava (sorride). Ovviamente Suzuka rimane il target della mia carriera. In questi anni di Endurance ho raccolto molte soddisfazioni, vincendo tutte le 24 ore e portando anche a casa il titolo. Suzuka ci manca ancora, sarebbe fantastico conquistare almeno il podio”.

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