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MotoGP, Quartararo: "Solo due decimi più veloce con gomme nuove, è inaccettabile"

"Ho lo stesso problema di sempre, la M1 è aggressiva, manca grip. Il passo non è male, ma se ti qualifichi 13° o 14° è impossibile lottare. Rins: "Meglio di Sepang, domani voglio essere libero di lavorare solo sull'assetto"

MotoGP: Quartararo:

Fabio Quartararo non sembra eccessivamente soddisfatto al termine della prima giornata di test MotoGP in Qatar. Ha chiuso la top ten di giornata, incassando circa sei decimi dal riferimento di Bagnaia, ma uno dei problemi atavici della Yamaha M1 si è palesato nuovamente. La moto di Iwata ha infatti guadagnato velocità massima, pur girando più 'scarica' di aerodinamica rispetto ai rivali, ma continua a faticare nello sfruttare il grip extra concesso da gomme nuove. 

Nell'incontro con i giornalisti a fine giornata è proprio questo l'argomento da cui parte il francese, che però sembra più tranquillo rispetto al passato riguardo i problemi emersi. 

"Il problema di oggi è lo stesso che avevamo anche prima e riguarda il grip, che è davvero terribile - le parole di Quartararo - La moto è aggressiva, quando metti gomme nuove le cose non cambiano. Oggi con delle medie nuove, ho fatto un giro solo di due decimi più veloce di quello fatto con gomme che avevano undici giri. Questa cosa è inaccettabile, dobbiamo trovare il modo di far funzionare le gomme in quei due giri per migliorare il time attack, perché siamo davvero lontani adesso".

Almeno la M1 sembra veloce in rettilineo. 
"Si, la moto sembra veloce sul rettilineo, il che è davvero un’ottima cosa. Adesso però non è questo il nostro problema principale. Ma di certo è un aspetto molto positivo dello sviluppo che abbiamo svolto durante l’inverno".

Anche ad inizio 2023 avevi lo stesso problema di grip?
"Si, anche nel 2023 avevo questo problema. Nel terzo settore ad esempio perdo tre decimi da Pecco che stava usando la stessa media che avevo io. Io so quale sia il limite per il mio stile di guida ed ero totalmente al limite, non avevo margine. Magari troveremo la strada, abbiamo cambiato molte cose rispetto al test di Sepang sulla moto. In passato facevamo dei piccoli cambiamenti ogni volta, questa volta la moto è davvero cambiata moltissimo. Si vede la differenza, si vedono gli aspetti negativi e quelli positivi. Ma credo che ci sia bisogno di tempo per trovare il nostro vero potenziale".

Cosa ti aspetti adesso dal primo GP della stagione?
"Mi aspettavo di avere questo problema qui, so che sarà il mio obiettivo risoverlo. So anche che il nostro ritmo non è poi così male, è sempre stato così. Ma se parti 13° o 14° non puoi aspettarti di lottare per il podio. Se riesci a partire 6° o 7°, magari non lotti per la vittoria ma almeno puoi provarci e questo è il mio obiettivo oggi".

Come hai visto il tuo compagno di box Rins?
"Alex ha debuttato a Valencia su questa moto, penso debba ancora imparare a sfruttarla al massimo, deve anche integrarsi nel nostro sistema di lavoro. Mi piace, lo vedo motivato e sento che stiamo lavorando bene assieme. Lo vedo calmo, è tranquillo ogni volta che rientro nel box e lo vedo spesso sorridere, perché sa che siamo lontani, ma anche che gli serve solo del tempo. Arriverà, magari non subito, ma lo farà".

Sono passati 5 anni dal tuo debutto qui nei test. Ti senti un pilota migliore?
"Le cose sono cambiate tanto negli ultimi cinque anni. Ricordo che al mio prime test qui, non mi pare ci fosse nessuna Ducati nei primi cinque posti. Le cose sono cambiate tanto, le moto sono cambiate moltissimo. Io mi sento di guidare bene, sono al mio livello massimo. Oggi forse avrei potuto fare meglio nel mio time attack, so di aver perso qualcosina quando avevo gomme nuove, ma alla fine questi sono dei test. Non era importante essere avanti a tutti oggi, penso che la cosa più importante sia restare calmo e so anche che non è facile".

Come procede con Max Bartolini nel box?
"Una bella connessione con Max Bartolini, parlo  spesso con lui ed ho sempre tantissime domande da fargli. Per lui so che non è facile, perché dove era, era abituato a vincere, a stare davanti, quindi è una grande sfida anche per lui. Per me è una sfida, ma penso che lo sia anche per lui dopo aver passato gli ultimi anni in una squadra che vinceva. Bello vederlo come parte di questa sfida con noi di Yamaha".

Nell'altra metà del box Yamaha continua invece il lavoro di Alex Rins, che deve ancora prendere completamente le misure ad una M1 diametralmente opposta alla Honda che aveva a disposizione nel 2023 in LCR. Oggi ha incassato 1,6 secondi da Bagnaia, ma sembra tranquillo. 
"Ero un pochino spaventato all’inizio per la mia condizione fisica - ha spiegato Alex - perché dopo il test di Sepang avevo avuto un po’ di problemi a casa e magari dipendeva dal freddo ad Andorra, non so. Forse l’osso si stava ancora consolidando, non lo so ma ero preoccupato. Ma qui sulla moto mi sento bene.

Come è andata oggi?
"Oggi è stato strano, ho sofferto molto stamattina perché nel 2023 non ero venuto qui e tutto è cambiato. La pista è cambiata, c’è un nuovo asfalto, i colori della pista sono cambiati ed anche le costruzioni attorno alla pista sono cambiate! E’ stata dura ritrovare i riferimenti e dopo ho provato tante cose sulla moto, alcune cose che avevo già provato a Sepang, uno scarico nuovo, delle ali nuove che sembrano lavorare meglio. Negli ultimi minuti della sessione ho fatto il mio miglior giro con gomme che avevano 20 giri, quindi mi sembra un bene. Oggi ho provato a fare tanto lavoro di sviluppo per avere domani una giornata più libera per poter lavorare sull’assetto fine della moto".

Dove pensi di poter cercare di migliorare?
"Domani sarà interessante cercare di migliorare in frenata e accelerazione. In effetti in tutto! Mi sento bene rispetto a Sepang, ma ancora mi manca del grip in uscita dalle curve, come alla 7, alla 8. In accelerazione in generale sembra che gli altri siano avanti rispetto a noi. Penso che sia l’elettronica, non lo so".

Quartararo è entusiasta di Bartolini, tu cosa ne pensi?
"Per me Max Bartolini ha tanto talento, ha esperienza. Viene dalla Ducati ed è molto intelligente. Ha cambiato già delle cose nel team, anche se io non sono di certo la persona più indicata per dirlo, visto che non ero in Yamaha nel 2023. Ma per quello che so, dopo aver parlato con gli ingegneri ed i meccanici, sta già cambiando in qualche modo il metodo di lavoro".

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