Tu sei qui

MotoGP, Joan Mir: "quest'anno sarà il più importante della mia carriera"

Il maiorchino scherza sulla recente paternità: "nei test di Sepang sono stato attento per scoprire se avessi perso dei decimi". È ottimista sulla nuova Honda: "stiamo iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel"

MotoGP: Joan Mir:

Joan Mir e la Honda sono in una sensazione molto simile: entrambi, dopo essere stati vincenti in passato, devono ritrovare quella competitività che sembra perduta. Il pilota di Maiorca, dopo avere vinto il titolo nel 2020, ha prima visto ritirarsi la Suzuki e poi ha affrontato una pessima stagione sulla Honda. “Quest’anno è molto importante per me, il più importante mia carriera - non si nasconde alla presentazione HRC a Madrid - Per un pilota è terribile una stagione senza essere davanti, sono disposto dare tutto per riuscirci e Honda sta facendo lo stesso”.

A Tokyo è tempo di rivoluzioni, che passano anche dai nuovi colori sulla RC213V. “È un anno di cambiamenti e anche la livrea è molto diversa - continua Mir - Io mi sento bene, chiaramente dobbiamo migliorare e in Giappone stanno lavorando tanto. A Sepang mi sono divertito a guidare la nuova moto e iniziamo a vedere la luce alla fine del tunnel.

A proposito di cambiamenti, sei diventato padre.
È qualcosa che ti cambia, è una grande responsabilità, hai più voglia di stare a casa. Dicono che diventando padre perdi dei decimi al giro e nel primo test ho cercato di capire se fosse vero (ride). Scherzi a parte, avere un figlio mi sta aiutando molto perché capisci che devi andare tutti insieme in una direzione. I ragazzi di Repsol gli hanno anche regalato la sua prima moto, ma non riesce ancora a toccare con i piedi per terra”.

Come sarà per Honda questo anno senza Marquez?
Non ho pensato in questi mesi a Marc, so che se ne parla, ma l’obiettivo della squadra è migliorare. Con lui o senza di lui, bisogna farlo. Non saremo più sotto i riflettori? Il lavoro nel box rimane uguale, non cambia nulla”.

Quali sono le tue sensazioni prima di iniziare la stagione?
Sono molto ottimista perché Honda sta lavorando tantissimo e ha fatto una moto molto diversa in poco tempo, è più leggera e potente. Da Valencia a Sepang è stato fatto un altro passo in avanti e speriamo di progredire ancora nei test in Qatar. Voglio stare davanti, divertirmi, ne ho molta voglia”.

Hai cambiato anche capotecnico, come ti trovi con Hernandez?
Con Santi mi trovo molto bene, con lui e con la nuova squadra. A Sepang abbiamo potuto conoscerci meglio e abbiamo un modo di lavorare molto simile, sta venendo tutto molto naturale.

Com’è il rapporto con Marini?
Cercherò di stargli davanti, il compagno di squadra è il tuo primo rivale, ma può essere anche tuo migliore alleato. È quello che voglio, Luca è un gran pilota, arriva dalla migliore moto e ci darà informazioni fantastiche, ha portato aria nuova. Potremo essere buona coppia”.

Cosa pensi di chi sostiene che sulle attuali MotoGP ci sia troppa aerodinamica?
I piloti hanno ancora il controllo assoluto della moto, ali ed elettronica sono delle facilitazioni. Però tolgono un po’ di spettacolo e livellano le prestezioni. Avere meno aerodinamica potrebbe essere positivo”.

Articoli che potrebbero interessarti