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SBK, Bautista guarda al 2024: lo spettro del ritiro e la suggestione di una seconda wildcard MotoGP 

Parla Foti: “Se Bautista si divertirà proseguirà anche nel 2025. Toccherà a noi dargli una Ducati competitiva, in caso contrario sarà comprensibile la scelta del suo ritiro. La wildcard MotoGP? Se siamo andati in Malesia non è perché siamo stupidi”

SBK: Bautista guarda al 2024: lo spettro del ritiro e la suggestione di una seconda wildcard MotoGP 

Il suo 2023 è stato un anno da incorniciare. Alvaro Bautista ha infatti bissato il titolo vinto lo scorso anno, diventando il pilota più vincente di sempre con i colori della Casa di Borgo Panigale. Adesso è tempo di volgere lo sguardo al 2024, dove ad attenderlo ci sarà una nuova sfida, ovvero riconfermarsi per la terza volta consecutiva.

Lo concorrenza si preannuncia sempre più che mai agguerrita e, come se non bastasse, il portacolori Aruba dovrà fare i conti con i 7kg di zavorra. A quanto pare il regolamento sembra volerlo mettere a dura prova e qualcuno nel paddock ha già sussurrato negli ultimi mesi: “Continuandolo a prendere di mira coi regolamenti, c’è rischio che Alvaro si stufi e saluti a fine anno”.

L’aspetto contrattuale sarà certamente un punto su cui confrontarsi, visto che il prossimo anno lo spagnolo andrà in scadenza e dovrà decidere cosa fare per il 2025. Di questo ne abbiamo parlato con Serafino Foti, il quale ci ha tenuto a fare chiarezza sulla questione.

“Conosco molto bene Alvaro e tra di noi c’è un grandissimo rapporto che va oltre la pista – ci ha detto il team manager Aruba – Bautista in queste due stagioni ha fatto un lavoro straordinario, grazie al contributo di tutte le persone che hanno lavorato al suo fianco. A maggio di quest’anno, la nostra priorità era che lui proseguisse con noi e così è stato”.

Serafino, non temi che il 2024 possa essere la sua ultima stagione? Prima il taglio dei giri, poi i 7 kg, non pensi possa stufarsi?
“Dipende tutto da noi. Ovvio che la zavorra sarà uno svantaggio, ma qualora riuscissimo a dargli una moto competitiva sono convinto che lui continuerà anche nel 2025. Se si diverte resterà con noi, in caso contrario possiamo ben capire il suo eventuale ritiro. Dico così perché la priorità di Alvaro è quella di divertirsi sulla moto prima di pensare alla vittoria”.

Che Mondiale ti aspetti?
“I rivali sono i soliti: Toprak e Rea, certamente affamati di rivincita con BMW e Yamaha. Poi ovviamente ci saranno degli outsider come Rinaldi, Iannone e ovviamente Petrucci, che ha mostrato una grandissima crescita nell’ultima stagione con Barni”.

Quanto ti è dispiaciuto per la wildcard a Sepang?
“Purtroppo la caduta nei test di Jerez ha pesato molto. Una cosa però ci tengo a dirla: se siamo andati in Malesia non è perché siamo stupidi. Lo abbiamo fatto perché avevamo a nostra disposizione dei dati di riferimento importanti, basati sulle sessioni di test svolti con la Desmosedici. In condizioni fisiche migliori avrebbe fatto tutt’altro risultato, invece i problemi fisici hanno compromesso il tutto”.

Domanda secca: state pensando a una wildcard MotoGP nel 2024?
“Purtroppo la situazione delle wildcard, legata al nuovo regolamento MotoGP, limita molto la Ducati. Al momento la nostra priorità è quella di focalizzarci sulla preparazione del Mondiale SBK, che partirà coi test di Jerez a gennaio. Il resto lo vedremo poi…”   

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