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I radar auto non “vedono” le moto? Ci pensa Piaggio

Il Gruppo italiano ha brevettato un riflettore radar che permetterebbe ai sistemi ADAS automobilistici di rilevare in maniera più precisa moto e scooter

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La tecnologia domina il presente e il futuro della mobilità: pilota automatico, moto volante e altri sistemi che fino a pochi anni fa venivano considerati fantascientifici oggi sono realtà. Nella vita di tutti i giorni anche possiamo notare il salto temporale che ha coinvolto alcune delle protagoniste del mercato, come KTM 1290 Super Adventure S, BMW R 1250 RT e Ducati Multistrada V4S, che hanno sistemi radar in grado di aumentare in maniera esponenziale la sicurezza di chi guida.

Peccato però, che il binomio sicurezza-radar non trovi una sponda tanto rassicurante in ambito automobilistico: già 5 anni fa oltre il 40% dei sistemi radar automobilistici aveva infatti difficoltà a rilevare in maniera esatta moto e scooter e nonostante gli sforzi dei fornitori ancora la situazione non è ottimale, perché moto e scooter sono troppo piccole per permettere ai radar di avere certezza dell'oggetto che si trovano di fronte.

Il brevetto

La Casa di Pontedera, forse sfruttando la relativa vicinanza al Mar Tirreno, ha avuto un'idea semplice ma efficace per risolvere il problema: ideare dei riflettori radar, come succede ormai da tempo sulle piccole imbarcazioni che in questo modo riescono a rendersi visibili dalle grandi navi. Il principio infatti è lo stesso dei catarifrangenti di ciclisti e jogger, ma invece di riflettere la luce questi dispositivi rifletterebbero le onde radio. Chi se ne intende un po' di navigazione marittima saprà però che le dimensioni di un riflettente radar usato da barche e motoscafi non permetterebbero l'installazione su una moto o uno scooter, per questo Piaggio ha pensato ha un riflettore radar di piccole dimensioni che possa però ritrasmettere il segnale “lanciato” dall'auto in maniera amplificata.

Sicurezza low-cost

Un sistema del genere non richiederebbe grandi sforzi di produzione, visti i costi relativamente bassi, e soprattutto garantirebbe una protezione praticamente a 360° con un paio di riflettenti per veicolo. Speriamo quindi che diventi realtà il prima possibile.

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