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Bimota KB4: trapelano i primi dati ufficiali

Rivelate le nuove specifiche della sportiva riminese che si affianca alla hyperbike Tesi H2

Moto - News: Bimota KB4: trapelano i primi dati ufficiali

Il giorno in cui conosceremo tutto della Bimota KB4 è sempre più vicino ma, nel frattempo, qualcosa è trapelato. Per esempio le informazioni tecniche del quarto modello Bimota alimentato dal motore Kawasaki. La KB4 ha dimensioni ridotte rispetto alla Ninja 1000SX dalla quale prende il motore e, a parità di potenza, ha prestazioni migliori ed è più maneggevole.

QUARTO GENITO

Bimota è un'azienda e un marchio di moto, tutte le soluzioni ciclistiche ed estetiche sono nate, e nascono, nello stabilimento di Cerasolo Ausa di Coriano, in provincia di Rimini. Ma si sa che i motori derivano invece da altre case. E deriveranno da Kawasaki dal momento che la casa giapponese ha acquistato una parte del capitale sociale, dando continuità a un nome storico con il quale aveva già lavorato in precedenza. Infatti, il modello che tutti stiamo attendendo, la sportiva KB4, non si chiama così mica per caso ma perché è stata preceduta tra gli anni '70 e '80 da altri tre modelli con motore Kawasaki: KB1, KB2 e KB3.

STESSA POTENZA, MISURE RIDOTTE

Se la prima la KB1, era alimentata dalla Z1000, la KB4 monta il motore dalla sport tourer Ninja 1000SX. Prima di oggi le informazioni sul nuovo modello della casa riminese non andavano oltre, ma dopo il deposito dei documenti di omologazione, sono emersi i dati importanti. Quelli riferiti al motore dicono che la potenza non è come quella della più potente Tesi H2, che supera i 200 CV: infatti la KB4 si ferma a 142 CV a 10.000 giri con una coppia di 111 Nm a 8.000 giri, proprio come la Ninja 1000SX.

Ma rispetto alla giapponese, ci sono alcune differenze ciclistiche: il passo è più corto, 1.390 mm contro 1.440 mm ed è anche più corta e stretta di 50 mm: 1.950 mm invece di 2.100 mm e 755 mm contro gli 825 mm. La KB4 è anche più leggera di ben 41 kg: il peso in ordine di marcia è di 194 kg contro i 235 kg della tourer nipponica, merito anche del perno del forcellone in lega e del sottotelaio del sedile in fibra di carbonio. Anche la supersportiva riminese monta il cambio Quickshifter bi-direzionale per cambi rapidi senza l'utilizzo della frizione, che le permettono di sfiorare i 250 km/h, ma più velocemente grazie alla sua maggior leggerezza.

RADIATORE SOTTO LA SELLA

Altre caratteristiche ciclistiche si possono dedurre e sono state adottate per esaltare la maneggevolezza della KB4. È stata rivista la distribuzione dei pesi con il motore spostato più verso l'avantreno. Le alette aerodinamiche sotto le prese d'aria contribuiscono a dare carico aerodinamico e la conduttura che porta fino alla parte posteriore suggerisce un riposizionamento per il radiatore, sotto il sedile.

Questa però al momento resta una percezione, perché Bimota non ha dato una visione chiara del retrotreno, dove il radiatore sarebbe visibile se fosse montato sotto la sella. Però il parafango posteriore così spesso può far pensare che sia stato studiato proprio per proteggere il radiatore dallo sporco, tirato su dalla ruota posteriore.

sterzo.

EQUIPAGGIAMENTO

La componentistica della Bimota KB4 è di fascia alta, con freni Brembo monoblocco e sospensioni Öhlins, mentre l'omologazione conferma ruote da 17 pollici e pneumatici di dimensioni superbike, con 120/70 e 190/50. Con l'omologazione ottenuta per la Bimota come modello 2022, la versione finale della moto sarà sicuramente svelata presto, probabilmente all'EICMA di novembre.

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