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Lo Sportster S prende la pesante eredità della Sportster, condita da un'anima più sportiva che fin'ora non si era mai vista a Milwaukee. Ma questo nuovo modello è solo il primo di una nuova generazione che potrebbe anche utilizzare un motore diverso dal Revolution Max.
IL PUNTO DI SVOLTA
Harley-Davidson dopo la Pan America 1250 ha tolto i veli anche all'altro modello alimentato dal nuovo motore Revolution Max, la Sportster S. Una cruiser? Una naked? È una Sportster S, una moto con una eredità pesante che proietta la Motor Co. in una nuova era. Alla nuova arrivata non manca niente: i cavalli sono più che sufficienti, 121 scaricati su un peso di 227 kg con una coppia di 127 Nm che, grazie a una diversa architettura del motore, ha una erogazione maggiore tra i 3.000 e i 6.000 giri.
Dal punto di vista tecnologico la Sportster S presenta tre riding mode più altri due aggiuntivi, cruise control, proximity-based security system, connettività Bluetooth per musica e chiamate, la app Harley-Davidson e il Cornering Rider Safety Enhanchements, un insieme di sistemi che assiste il pilota in situazioni impreviste. Tutte le informazioni sulla moto sono disponibili su un display TFT tondo da 4 pollici.
Quello che potrebbe mancarle forse è un disco all'anteriore, ma se il sistema Brembo composto dalla nuova pinza radiale monoblocco e il disco da 320 mm sono sufficienti, lo scopriremo in occasione della prova su strada.
LA RIVELAZIONE
Ci sono due aspetti che ci fanno pensare e che non saranno sicuramente scappati ai lettori più attenti: il primo è il prezzo. 15.900 euro non posiziona la Sportster S in una fascia molto competitiva e, al momento, il livello entry level è rappresentato dalla Softail Standard a 14.900 euro. Se il piano di Zeitz è quello di aumentare fan base dei biker, una livellata al prezzo è necessaria, perché adesso c'è un vuoto nel listino di Harley-Davidson proprio nella parte più bassa, quello più accessibile al marchio. Il secondo è che la “S” della “Sportster S” indica che a Milwaukee hanno qualcosa in cantiere, perché la S per il bar and shield indica la variante ad alte prestazioni di un modello.
Nel video di presentazione, dal minuto 12:35, Bill Davidson, vicepresidente dell'Harley-Davidson Museum e pronipote del co-fondatore dell'azienda William Davidson, parla di “quello che verrà” fornendo brevemente un'anteprima del futuro della famiglia Sportster. A tutti quelli di voi che si stanno chiedendo se e cosa potrà seguire alla Sportsters S, risponde direttamente il vice responsabile del design e dello stile di H-D, Brad Richards, che ha affermato che "Ci saranno modelli futuri che attingeranno sicuramente agli aspetti più classici dello stile della Sportster". Una rivelazione che apre le porte al futuro dello storico marchio americano.
QUELLO CHE VERRÀ
Ovviamente da Milwaukee più di questo non trapela. Ma le affarmazioni di Richards e Davidson hanno incuriosito abbastanza da fare una ricerca che ci ha portato a un forum di harleysti, dove vengono pubblicate le foto dei dettagli e di sei esempi di una Harley non ancora definita. Un sondaggio tra gli appartenenti al forum dove si vedono una forcella telescopica, due ammortizzatori posteriori, una coda diversa, un nuovo design del serbatoio, piccolo cupolino e faro tondo, uno scarico più basso con i collettori che abbracciano il motore e comandi a pedale meno avanzati. Forcella e ammortizzatori suggeriscono specifiche inferiori rispetto allo Sportster S e la forma del serbatoio e del retrotreno non sono della medesima moto. Le immagini del sondaggio inoltre mostrano altri dettagli, come una ruota anteriore da 19” sotto un parafango più grande e un filtro dell'aria rotondo. Lo stile sembra una combinazione tra la Forty-Eight e la Iron, con il risultato di un look da Sportster più tradizionale.
Nessuna indicazione per il motore che non necessariamente deve essere il Revolution Max da 1250 cc dello Sportster S e del Pan America 1250. O meglio: ricordiamo che gli ingegneri Harley hanno concepito questo motore come una piattaforma modulare per dare origine a diversi modelli bicilindrici da 500 a 1250 cc, come per esempio la streetifghter Bronx, sparita dai piani dell'azienda, che infatti ha una cubatura di 975 cc. Quindi, il motore sarà lo stesso ma dalla cilindrata inferiore.
Allora, ci viene in mente il nome di Nightster, depositato a inizio anno, apparso tra il 2007 e il 2012 come versione speciale della Sportster 1200, caratterizzata da un aspetto più essenziale, con parafanghi ribassati, cromature minimali e cerchi neri. Poterebbe essere questa la versione di ingresso per completare la gamma H-D verso il basso? Dalla casa madre non trapelano altre indiscrezioni su un secondo nuovo modello Sportster, ma possiamo immaginare che nel 2022 potremmo vederne delle belle.
