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Comprereste un Rolex finto? Non fatevi fregare da un Brembo finto!

TECNICA Le copie non sono tutte uguali: scopriamo le differenze per riconoscerle. Cinque consigli utili per evitare un acquisto sbagliato dell'impianto frenante leader del mercato

Moto - News: Comprereste un Rolex finto? Non fatevi fregare da un Brembo finto!

di Stefano Aglianò

150, 100, 50. Con la coda dell’occhio leggo l’ultimo cartello che indica i metri prima della curva a destra che uso come punto di riferimento per la staccata. Strizzo la leva del freno anteriore e non accade nulla. La moto non decelera violentemente come vorrei ma continua diritta come un fuso verso la via di fuga. In un misto di emozioni e reazioni contrastanti, panico e sangue freddo, scalo tutte le marce possibili, pesto con tutta la forza che ho il comando del povero freno posteriore che comunque, complice la velocità non elevata e l’ampia via di fuga, mi permette di decelerare fino ad appoggiare, delicatamente, la moto contro le barriere. Stavolta è andata bene me la sono cavata solo con un grosso spavento. Cosa sarebbe successo se invece di essere in un circuito stessi percorrendo una discesa di un passo di montagna o in procinto di un attraversamento pedonale in città?

L’introduzione, fortunatamente non autobiografica, in stile messaggio di sensibilizzazione stradale, è doverosa per sottolineare l’importanza di evitare l’acquisto di merce contraffatta specie quando si tratta di prodotti preposti a garantire la sicurezza e l’incolumità nostra e degli altri utenti della strada. Per essere ancora più chiari, un accessorio tecnologico o di vestiario “tarocco”, al di là delle implicazioni legali ed etiche, non ha mai fatto male a nessuno. Un disco freno o una pinza che non seguono gli standard qualitativi previsti dalla Casa costruttrice sono molto pericolosi.

Brembo, leader negli impianti frenanti a livello mondiale, è una delle aziende che subito ha maggiormente il fenomeno della contraffazione. Agli appassionati leggere il logo dell’azienda bergamasca sull’impianto frenante del proprio mezzo genera un forte appagamento. L’impatto visivo può a volte prendere il sopravvento sulla concretezza. Le contraffazioni però non sono tutte uguali e la stessa Brembo le classifica in tre gruppi. Scopriamoli nel dettaglio.

Falso: prestazioni simili ma manca la costanza di rendimento 

Si tratta di vere e proprie copie che replicano, più o meno fedelmente, l’estetica dei vari componenti (dischi, pastiglie, pinze). Le differenze sono riconoscibili da un addetto ai lavori ma potrebbero sfuggire ad un appassionato. Quello che però non inganna nessuno sono le prestazioni assolutamente non all’altezza degli originali. Ad essere più specifici il grosso problema è rappresentato dalla costanza di rendimento. Alcuni test condotti dalla stessa Brembo hanno dimostrato che sulla singola frenata le prestazioni tra la copia e l’originale non differiscono troppo, mentre calano drasticamente se si ripete la frenata dopo un breve lasso di tempo. La scarsa qualità dei materiali utilizzati non è in grado di sopportare l’elevato stress termico e meccanico che si genera durante la frenata. La mancanza di un adeguato studio dei componenti non assicura nemmeno la medesima durata. Nei test è emersa una usura precoce rispetto ai componenti originali. Altro punto cruciale è la presenza di fischi e vibrazioni che vanno ad inficiare la sensazione di confort. Ovviamente i componenti non originali non vengono sottoposti a prove per ridurre tali fastidiosi fenomeni. Brembo d’altro canto effettua numerosi collaudi prima di ritenere pronto il componente e poterlo immettere sul mercato. Questo avviene attraverso studi di ottimizzazione sia sulla geometria che sui materiali utilizzati. Questi test sono prima effettuati sui singoli componenti e successivamente sono replicati anche sull’intero impianto frenante installato sul mezzo per escludere eventuali incompatibilità tra le diverse parti e l’insorgere di fenomeni indesiderati. Tutto questo processo permette alla casa bergamasca di raggiungere elevati standard che soddisfano i produttori anche di supercar. Ovviamente tali standard non sono nemmeno lontanamente raggiungibili da chi produce copie di infima qualità.

Mezzo falso: kit posticci con alcuni componenti originali (rubati o incidentati)

Per chi mastica un minimo di linguaggi di logica, programmazione e affini può sembrare contraddittorio. Uno esclude l’altro. Se è falso non è vero! Vediamo cosa intende Brembo con questa definizione all’apparenza discordante. Il mezzo falso consiste nel commercializzare di kit “posticci” in cui solo alcuni dei componenti che lo compongono sono originali. Le prestazioni frenanti ne risentono sia a causa della minor qualità complessiva sia per l’insorgere dei fenomeni di incompatibilità tra i vari elementi. Il componente originale di solito è la pinza freno che spesso risulta di dubbia provenienza: o rubata o derivante da “spoglio” di mezzi incidentati. Uno dei problemi più frequenti dell’incompatibilità tra i componenti riguarda l’integrazione dei vari sensori del sistema ABS che potrebbero essere non correttamente letti dalla centralina. Brembo, indipendentemente dall’originalità, sconsiglia l’utilizzo di componenti per aumentare la potenza frenante dell’impianto se non opportunamente studiati e sviluppati per un dato modello. Infatti un impianto sovradimensionato comporterebbe continui interventi dell’elettronica, per evitare altrimenti il continuo bloccaggio delle ruote. Si andrebbe a perdere di fatto l’equilibrio tra potenza e modulabilità dell’impianto frenante andando a mortificare l’esperienza di guida. Come detto, le pinze sono spesso di dubbia provenienza per cui vengono riverniciate per nascondere i segni dell’usura o per celare il marchio del mezzo “donatore”. Le operazioni preliminari per preparare il pezzo alla verniciatura, comportando lo smontaggio della parte idraulica, possono portare a malfunzionamenti se eseguite da personale non qualificato. Analogamente “cuocere” al forno la pinza, operazione necessaria nel ciclo di verniciatura, senza prima aver rimosso le guarnizioni, o-ring ed altre tenute elastiche può compromettere il corretto funzionamento delle stesse.

Super falso: parti inesistenti che si fregiano del logo solo per sfruttare l’appeal della Casa

E’ il caso di dire che si va al di là della realtà. I super falsi sono dei componenti che non esistono nemmeno nel listino Brembo. Per cui non sono delle copie dell’originale ma dei componenti completamente inventati che si fregiano del logo solo per sfruttare l’appeal della Casa. Un esempio sono le cover delle pinze che Brembo non ha mai prodotto ma che sono illecitamente disponibili sul mercato per rendere più gradevole e sportiva l’estetica dell’impianto frenante. A questo si aggiunge il problema tecnico che le cover sono solitamente realizzate in materiale plastico, che essendo un buon isolante, diminuisce lo scambio termico con l’aria circostante rallentando il raffreddamento dell’impianto.

Cinque consigli per evitare “fregature”

Di seguito alcuni consigli, suggeriti dalla Brembo, per evitare di incappare in un incauto acquisto.

1.Carta o sigillo anticontraffazione

Tutti i prodotti Brembo ne sono provvisti per garantire l’autenticità del prodotto. L’assenza di un riconoscimento certo nella confezione di vendita dovrebbe farvi desistere dall’acquisto. I prodotti della linea High Performance sono provvisti di una carta con un barra da grattare, tipo gratta e vinci. Una volta scoperto il codice di sei cifre, che si cela dietro la barra, deve essere successivamente inserito nell’apposita pagina web del produttore per verificare l’originalità del componente acquistato. Leggermente diverso il sistema di riconoscimento per la linea after market: i dischi sono dotati un ologramma mentre le pasticche riportano sulla loro confezione un QR code.

2.Prezzo

Consiglio all’apparenza banale ma sempre utile. Acquistare prodotti ad un prezzo eccessivamente ribassato rispetto a quello di listino o a quello applicato dai rivenditori deve rappresentare un campanello d’allarme.

3.Distributore

Ulteriore verifica, per evitare spiacevoli sorprese, è quella di contattare il distributore ufficiale Brembo del proprio Paese ed informarsi sulle credenziali del venditore.

4.Configuratore

A volte vengono venduti dei componenti o dei kit che Brembo non hai mai prodotto per un tale modello di moto. Per chiarire eventuali dubbi si può sfruttare il configuratore che Brembo mette a disposizione sul proprio sito. Dopo aver inserito i dati richiesti per identificare il mezzo (marca, modello, anno fabbricazione ecc.) è possibile consultare tutte le proposte per la propria moto. Se il prodotto in vendita non risulta nel catalogo o è un falso o non è specifico per tale modello di moto.

5.Adattamenti

I componenti della linea High Performance hanno all’interno della propria confezione di vendita tutti gli elementi necessari per un corretto montaggio. Se il venditore indica la necessità di staffe o supporti aggiuntivi significa che si tratta o di un falso o di un componente della linea Racing. Tali componenti sono stai ideati da Brembo specificatamente per i team professionistici e che quindi richiedono competenze tecniche particolari per essere correttamente installati. Se ne sconsiglia l’utilizzo a chi non è un professionista del settore.

 

 Fonte: https://www.brembo.com

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