Il dramma di Simoncelli a Valencia

Fra una settimana il primo GP senza Sic e con 12 moto in pista


Domani, a Coriano,  saranno celebrati i funerali di Marco Simoncelli e la gente del paddock potrà portare l’ultimo suo saluto all’amico scomparso. Valentino Rossi e Mattia Pasini porteranno la bara dell’amico, che sarà sistemata fra due moto, nel suo ultimo viaggio. All'uscita della chiesa sarà cantata una canzone di Vasco Rossi, anche se la presenza del rocker è incerta. Ci sarà invece anche Alberto Tomba, amico del Campione. Alle esequie parteciperanno, oltre a membri del team Gresini, la squadra Ducati e e quella Yamaha al completo.

Le stesse persone che soltanto sette giorni dopo saranno di nuovo in pista a Valencia, per l’ultimo Gran Premio della stagione.  Il team San Carlo Honda Gresini ha confermato la sua intenzione di essere presente in circuito, dove la comunità MotoGP ha in programma un omaggio alla memoria del pilota tragicamente scomparso in Malesia.

Fonti provenienti dalla squadra hanno assicurato che lo staff, o buona parte di esso, sarà in Spagna e che la scuderia monterà, come abitudine, il proprio box, dove non mancherà la Honda RC212V numero 58 in onore del 24enne pilota italiano. Il team manager Fausto Gresini però non ha ancora preso una decisione definitiva circa la presenza in pista dei suoi piloti, Hiroshi Aoyama in MotoGp e Michele Pirro e Yuki Takahashi in Moto2.

In un comunicato stampa pubblicato martedì, la squadra italiana ha ringraziato per le innumerevoli manifestazioni d'affetto ricevute dopo la tragedia con questo messaggio: "Grazie per tutto l'amore dimostrato a Marco. La stella di Super Sic brillerà per sempre nel cielo! Grazie da parte della sua famiglia e della squadra".

In Malesia Gresini aveva detto che non avrebbe partecipato con la sua squadra all’ultimo gran premio “il dolore adesso è troppo forte”. Senza la presenza di Aoyama in griglia, potrebbero essere solo 12 i piloti titolari in griglia domenica. La MotoGP non potrà contare su Colin Edwards, infortunatosi nell’incidente che ha coinvolto Marco Simoncelli, si è slogato una spalla e c’è il rischio che si sia fratturato entrambi i polsi. Il team Yamaha potrebbe non schierare né Spies, che ha già saltato il gran premio di Sepang per la conseguenza delle cadute rimediate in Australia e Malesia, né Lorenzo. Jorge, dopo la parziale asportazione dell’anulare della mano sinistra a Phillip Island potrebbe non prendere parte all’ultima gare e decidere di salire in sella alla 1000 da martedì per i test.

È il punto più basso mai toccato dalla MotoGP, la cui lista di partenza deve essere rimpolpata dai collaudatori delle Case senza che questi abbiano la benché minima possibilità di lottare per qualsiasi posizione di rilievo. La scomparsa di Marco lascia un buco insostituibile non solo sul piano personale, ma anche su quello sportivo. Nessun altro pilota è in grado di potere prendere in suo posto nel team Gresini, non solo dal punto di vista dell’immagine, ma anche da quello delle prestazioni.

Alla vigilia dell’ultima gara, i punti interrogativi per il 2012 non si sono ancora trasformati in risposte. Suzuki non ha annunciato ancora quali siano i suoi programmi per il prossimo anno e questa reticenza obbliga il team LCR di Lucio Cecchinello ad aspettare per confermare il proprio pilota. Bautista o Hopkins sarebbero le prime scelte, ma l’ingaggio di uno dei due è legato alla decisioni della Casa giapponese.

Intanto i CRT, il futuro della classe regina secondo Ezpeleta, brancolano in una nebbia sempre più spessa. L’unica squadra che sarebbe dovuta essere in pista per i test a Valencia era il team Forward, ma le condizioni di Edwards costringeranno a rimandare il debutto. Le altre scuderie che parteciperanno alla nuova formula (Ioda, Aspar, BQR, Gresini, Bird e Laglisse) non hanno invece ancora comunicato ufficialmente i loro programmi e potrebbero non partecipare ai test spagnoli.

Dorna non ha saputo quindi , per il momento, risolvere i problemi che affliggono la classe regina da ormai qualche stagione. La congiuntura economica non può essere presa come scusa, visto che ormai la crisi perdura da due anni e che nessuna delle decisioni prese dall’organizzatore è riuscita a invertire il trend che vede sempre meno partecipanti in MotoGP. Il primo turno di libere del venerdì inizialmente tolto è stato reintrodotto e la regola che voleva non fare provare i piloti ufficiali durante la stagione sarà abolita nel 2012.

I costi non sono diminuiti, le Case provavano comunque con i propri test team, e il costo del leasing delle moto è continuato a crescere. A farne le spese sono stati quei team privati, come quelli di Gresini, Cecchinello e Martinez, che negli anni erano riusciti a creare strutture professionali e che ora devono fare fronte a spese sempre più ingenti e alla mancanza di sponsor che possano sostenerle.

La perdita di Simoncelli ha aperto una ferita non solo nei cuori di tutto il paddock ma nello stesso sistema MotoGp, incapace di reagire a una perdita così grande. Servono idee e decisioni condivise perché almeno lo sport riesca ad andare avanti in un momento così tragico.

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